Fabrizio Piepoli Maresia
2022 - Zero Nove Nove
Dall’arpeggio di chitarra del brano iniziale ed omonimo del disco, Maresia, si inizia a comprendere il concept dell’album, ovvero il viaggio e la scoperta dell’altro. Infatti, dopo questo primo assaggio, seguono due brani appartenenti a due culture mediterranee differenti: Melagranada ruja è una reinvenzione, in salsa tarantella garganica, del brano di Marisa Sannia, originariamente appartenente alla tradizione sarda; invece, Ave Maria Fadista è un omaggio al Fado portoghese e ad una delle interpreti più famose del genere, Amalia Rodrigues.
Il viaggio prosegue con una canzone più ritmata, a livello melodico, rispetto alle tre precedenti: Stella d’ori guida l’ascoltatore verso due brani ispirati alla tradizione dei cantori di Carpino e nuovamente al Fado, rivisitato in salsa strumentale, Ninna nanna di Carpino e Sair. Il disco prosegue il proprio viaggio portando l’ascoltatore nel dialetto calabrese, Occhi de monachella è un omaggio a Danilo Montenegro, che ha ispirato Piepoli nel voler portare il brano nel suo lavoro.
L’autore poi vuole omaggiare la comunità arbereshe, che è fortemente stanziata tra Puglia, Calabria e Lucania, con una danza molto simile alla tarantella pugliese: Qifti fa incontrare le tradizioni tipiche della Puglia e dell’Albania, richiamando la danza con la fune, eseguita durante i matrimoni, e la bellezza femminile nell’amore. Una tarantella dal testo dolce che porta l’orecchio dell’ascoltatore verso le due ballate che chiudono Maresia: L’America e Tetuan sono gli ultimi richiami del mare al viaggio e all’incontro tra le tradizioni dell’area mediterranea, unendo suoni e linguaggi tipici delle varie culture che vivono lungo la costa ed hanno solcato il mare per incontrarsi.
L’album non solo dimostra la grande maestria di Fabrizio Piepoli, e dei musicisti che hanno collaborato con lui, nel riportare i suoni delle numerose influenze musicali che muovono il canto che diviene sogno e Maresia; ma ancora una volta fa comprendere quanto l’incontro e l’unione delle tradizioni, possano far nascere un qualcosa di unico e in grado di far propagare un’onda sonora che porta l’ascoltatore a voler conoscere la storia e la musica dei popoli decantati in questo lavoro.