Esclà Salta il tappo
2011 - autoprodotto
Accenni di Swing, Ska e Reggae si trovano in alcuni brani dipingendo così un sound eterogeneo e non sempre definito. La band è composta da Claudio Busi Cantante e chitarra acustica e Debora Gallerani al, virtuoso, Basso. Franco Orsini alle Chitarre e Claudio Colombis alla Batteria completano la formazione. L’album racchiude movimenti inebrianti a tracce ordinarie mancando in parte la missione del disco che non viene ascoltato in toto ma degustato a strappi.
I brani ammiccano, in base alla loro matrice, a gruppi più noti come i Matrioska, gli Ska-P e PornoRiviste. Alfredo è un ottimo pezzo ben arrangiato che spicca nel contesto globale del disco risultando il miglior prodotto di questa raccolta. Capo io è tranquilla e morbida mentre Il concetto di sempre appare come un tentativo di richiamare De Andrè o Ruggeri riuscito a metà. Io le odio le band emergenti è tagliente ed auto ironica. Spicca in negativo Anche se, decisamente fuori contesto.
“Il caos spesso genera la vita, laddove l'ordine spesso genera l'abitudine.” così sosteneva Henry Adams scrittore e storico statunitense e si può pensare che il caos interiore degli Esclà abbia generato la vita in un sound globale abituato ad una certa consuetudine sonora.
Salta il Tappo dunque non riesce nell’intenzione di far saltare il banco, ma ci si avvicina molto come intuizioni e spirito. Musicalmente e tecnicamente molto valido, pecca di una lieve assenza di timbro caratteristico e personale nei brani che ne evidenzia quella che appare come una acerbità e non una carenza qualitativa. Aspettando di saltare dalla gioia come il tappo di uno champagne, ci adeguiamo agli avvenenti balzelli ritmici di questo disco.