Io non ho paura<small></small>
Italiana • Alternative

Ernia Io non ho paura

2022 - Universal Music Italy

14/12/2022 di Antonio Corcillo

#Ernia #Italiana#Alternative

Il quarto album in studio di Ernia, alias Matteo Professione, classe 1993, s’intitola Io non ho paura; pubblicato il 18 novembre per Universal Music Italy, trae ispirazione dalle ansie collettive che schiacciano i suoi coetanei. Titolo e copertina prendono spunto dall’omonimo film diretto da Gabriele Salvatores.

Nella prima traccia Tutti hanno paura viene accompagnato dalla sontuosa voce di Marco Mengoni e spiega che la notte offusca la mente, generando tensione. Così sfonda la porta Ernia e con flow aggressivo punta il dito verso una scuola che non fornisce adeguate conoscenze. Arriva quindi a incriminare la situazione politica globale attuale, dove gli USA, il bue, si sentono attaccati della Russia, l’orso, per aver messo piede nei territori di protezione americana. Si scaglia anche contro coloro che vogliono un cambiamento solo a parole ma non nei fatti. I bassi e la batteria martellano un ritmo asfissiante che rallenta solo alla fine.

Più dolce è Bella fregatura in cui descrive un rapporto fatto da pianti, paure e prospettive future; però a differenza delle altre volte non scappa, accoglie le differenze e si lascia fregare dalle sue lacrime. Gli accordi di chitarra, insieme a piatti e tamburi, creano dolce commistione. Non vuole rovinare una storia che prosegue da tre anni ma se che le liti si moltiplicano la rottura è inevitabile.

Buonanotte è dedicata al figlio/a che l’artista insieme alla sua compagna ha deciso di non avere; una lettera adagiata sui tasti del malinconico piano, in cui ripensa a ciò che si sta perdendo scegliendo di abortire.

In Così stupidi si trova quel rap old style sia per la produzione che per critica sociale e rabbia: in un mondo in cui tutti hanno un’opinione su qualsiasi cosa, si è bombardati di analisi e dati inutili. Chiunque si sente in dovere di intromettersi in ogni discussione, ma “tuttologia, non è manco materia ad Hogwarts”, frase che rende molto lineare il concetto.

Bastava la metà vede l’ingresso di Gaia e Guè e ci riporta al 2007 in un novembre piovoso di Milano in cui una giovane adolescente sognante guardava fuori dalla finestra. Deve trovare il suo posto nel mondo tra pugni e coltelli che colpiscono sempre meno dei giudizi. Batteria e piano sono una cornice elegante dal ritmo cadenzato; la voce femminile nel ritornello, ripensando al passato, commenta ciò che ha ottenuto oggi dicendo che forse bastava la metà.

Con Il mio nome si può avere un punto di vista ravvicinato sul rapporto di coppia: con un funky che trasporta bassi e percussioni, mostra come si può andare d’accordo nonostante le diversità.

Infine arriva L’impostore, introdotto da un violino acuto riflette sul proprio percorso, chiedendosi se si merita questo successo. Nel ritornello si domanda inoltre “Io son l'impostore tra di noi / Mi ameresti ancora?”.

Quest’album, certificato disco d’oro da Fimi-GfK, è in grado di spaziare nelle sonorità più attuali, mantenendo come riferimento l'hip hop dei primi anni '00, grazie ai producer 6IXPM e Junior K che ci portano a carpire il vissuto del rapper milanese.

Track List

  • Tutti hanno paura (feat. Marco Mengoni)
  • Bu!
  • Bella fregatura
  • Qualcosa che manca (feat. Rkomi)
  • cattive intenzioni (feat. Salmo)
  • Buonanotte
  • Weekend
  • Acqua tonica (feat. Geolier)
  • Cosi` stupidi
  • Bastava la meta` (feat. Gaia, Gue`)
  • Non ho sonno
  • Il mio nome
  • Rose e fiori
  • L`impostore