RINT `  ` O POSTO SBAGLIATO<small></small>
Italiana • Canzone d`autore

Enzo Gragnaniello RINT ` ` O POSTO SBAGLIATO

2021 - Arealive srl / Vincenzo Gragnaniello - distribuzione: Believe Digital

12/02/2022 di Laura Bianchi

#Enzo Gragnaniello#Italiana#Canzone d`autore

Ci sono momenti storici di incertezza e confusione, e quello che stiamo vivendo lo è; in momenti simili, occorre rivolgersi ad artisti e intellettuali che ci aiutino a trovare una direzione, a recuperare valori condivisi, a pensare un futuro.

Enzo Gragnaniello, compagno di classe dell'indimenticato Pino Daniele, è uno di quegli artisti su cui si può sempre contare; dopo la pubblicazione, nel 2019, di Lo chiamavano Vient ’  ‘ e terra e la quarta Targa Tenco come miglior album in dialetto, eccolo confortarci e incoraggiarci con un pugno di splendide canzoni, raccolte sotto un titolo che è una parola d'ordine, una definizione di un modo d'essere:Rint ’ ‘ o posto sbagliato.

La lingua napoletana, che contiene in sé tutte le sfumature per descrivere ogni situazione esistenziale, e insieme una musicalità naturale, domina l'intero progetto, tranne per un brano, Scrivi una canzone per mia madre, in cui il trombone di Michele Jamil Marzella impreziosisce una struggente celebrazione della maternità, racchiusa in una vicenda; la voce di Gragnaniello attraversa l'ascoltatore, e, con la sua chitarra sempre incisiva, giunge fino al suo cuore, spingendolo a riscoprire emozioni dirette, immediate, sincere e imprescindibili. 

L'autore ha la profondità compositiva di chi ha vissuto, sperimentato, visto ogni evoluzione della canzone, italiana in generale e partenopea in particolare, e riversa la propria esperienza con uno sguardo maturo, aprendosi alle problematiche contemporanee, dalla guerra al razzismo, dalle nuove povertà alle migrazioni, senza mai scadere nella logora retorica, ma innervando il proprio messaggio di energia e originalità.

Chest' succer', sembra dirci Gragnaniello, in un duetto con la ruvida voce di Raiz, presente anche in 'O razzism', ma senza fatalismo: le atmosfere scure, come in questo caso, rappresentate dal basso di Erasmo Petringa, vengono sempre bilanciate dalla dolcezza della mandolina o della chitarra, che accendono una luce in chi ascolta. Un esempio perfetto è Pe tutt’ ‘e ‘vvote, in cui il canto pe ‘sta terra malata/ pe tutt’ ‘e ‘vvote che l’hamm’ sfruttata/ pe tutt’ ‘e ‘vvote che l’hamm’mangiata/ pe’ tutt’ ‘e ‘vvote che l’hamm’ ‘nguajata rappresenta un autentico riscatto, e un'ipotesi di senso, aperta per l'arte e per chi ne fruisce.
 
Gli arrangiamenti poliedrici, ma compatti, dello stesso Gragnaniello, permettono all'ascoltatore un'esperienza altrettanto coerente, una sorta di giro per niente turistico nei Quartieri Spagnoli, a scoprire la coinvolgente umanità di esseri spesso colpevolmente dimenticati. Perla indiscutibile è Suonn', che si avvale dell'intreccio di due voci autenticamente colte e popolari, come quella di Gragnaniello e del cantore di Napoli Peppe Barra, per restituirci la dolente, potente vita di una città davvero unica.

Insomma, se Gragnaniello può cantare So nat’ ‘cca, e rivendicare per sé l'appartenenza più completa a una tradizione di musica partenopea di qualità, i suoi ascoltatori possono comunque accostarsi, con rispetto e affetto, a esistenze cantate con profondità. E, se sta Rint' ' o posto sbagliato, a noi piace comunque fargli compagnia, per cantà tutta nuott' e ascoltare la sua chitarra, al crocevia mediterraneo fra Napoli e l'Oriente. Sarà anche sbagliato; ma, in questi tempi incerti, quello abitato da Gragnaniello è proprio un bel posto.

Track List

  • Rint&rsquo; &lsquo;a &lsquo;na Guerra
  • Chest&rsquo; succer&rsquo; (feat. Raiz)
  • Luntano
  • So nat&rsquo; &lsquo;cca
  • Povero bene
  • &rsquo;E sett&rsquo; journ&rsquo;
  • &rsquo;O razzism&rsquo; (feat. Raiz)
  • Pe tutt&rsquo; &lsquo;e &lsquo;vvote
  • Suonn&rsquo; (feat. Peppe Barra)
  • Rint&rsquo; &lsquo;o posto sbagliato
  • Scrivi una canzone per mia madre
  • Quant&rsquo;ammore

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