Entics Authentics
2021 - Indipendente
È disponibile da venerdì 5 novembre Authentics, la nuova fatica del rapper Entics, al secolo Cristiano Zuncheddu, si tratta di un disco plastic-free confezionato con passione e semplicità.
Nella prima traccia Dancehall Jesus, scritta in collaborazione con Chaka Nano, mette in evidenza il percorso che entrambi hanno svolto alla ricerca della Jamaica. È chiara fin da subito l’ispirazione alla musica reggae per l’utilizzo di strumenti come percussioni e bassi che ricreano l’iconico ritmo. Un’altra citazione viene fatta alla storia della nostra musica, infatti la metrica del bridge si rifà a Susanna di Celentano con quel: “Jamaica Mon Amour”.
Si resta in un’atmosfera caraibica con Top Player, dedicata ad una ragazza che gli ha fatto girare la testa. È giunto il momento di scrollarsi dal corpo tutte le problematiche come top player della vita. Si sfiorano, ma il solo pensiero che lei possa essere nei dintorni lo manda al tappeto. Eppure vuole assolutamente che ritorna, il suo corpo è come una droga, non può farne a meno.
Invece Luna, brano che ha anticipato l’uscita dell’ep, parla del riscoprire le cose semplici. La voglia espressa dall’autore è di liberarsi da inutili cliché. Quindi è arrivato il tempo di lanciarsi nella follia della notte, fregandosene del resto. Tutti hanno i loro attimi di sbandamento, le loro odisse, ma ora a trovato la propria luce che gli mostra solo una parte prima di scomparire nuovamente. Non si prende troppo sul serio grazie ad un andamento funky che smorza il tono.
Rub-A-Trap è nata come un esperimento di freestyle. Vanta la partecipazione di Brusco e Lion D, artisti che hanno portato il reggae nostrano in giro per il mondo.
In Dama racconta un rapporto apparentemente complicato e non se ne vergognano. Sanno che non ci potrà mai essere una vera pace senza la guerra, infondo sa che se si arrabbia è solo perché ci tiene davvero. La batteria, in cui piatti rintoccano a ritmo costante, riecheggia per tutta la durata.
Si prosegue con Disco d’oro, in cui prende in considerazione le priorità della vita. Sembra rivolgersi ad una ragazza a cui non ha mai avuto il coraggio di dirle ciò che prova, restando così solo un’illusione. Vorrebbe fare i fatti e parlare meno, ma il tempo passa e tra i fantasmi la paura di fallire rimane il più ingombrante. La paragona al disco d’oro ma il premio finale non è un contratto con la major oppure diventare ricco e famoso ma solo averla accanto. Nella base si rilevano più synth rispetto alle altre tracce.
L’ultimo pezzo è Marzo, eseguita in collaborazione con Eiemgei. Vuole essere un elogio a tutti i brani svolti insieme, prendendo così coscienza di proseguire il cammino senza guardare indietro.
L’intero progetto è stato pensato e scritto durante la pandemia, quando Entics si è potuto concentrare sulle piccole cose che diamo scontate. Riuscendo trattare gli argomenti in modo libero e genuino, ha dato sfogo alla voglia di comunicare i suoi d’animo, riportando la musica alla pura passione e divertimento.
Nella prima traccia Dancehall Jesus, scritta in collaborazione con Chaka Nano, mette in evidenza il percorso che entrambi hanno svolto alla ricerca della Jamaica. È chiara fin da subito l’ispirazione alla musica reggae per l’utilizzo di strumenti come percussioni e bassi che ricreano l’iconico ritmo. Un’altra citazione viene fatta alla storia della nostra musica, infatti la metrica del bridge si rifà a Susanna di Celentano con quel: “Jamaica Mon Amour”.
Si resta in un’atmosfera caraibica con Top Player, dedicata ad una ragazza che gli ha fatto girare la testa. È giunto il momento di scrollarsi dal corpo tutte le problematiche come top player della vita. Si sfiorano, ma il solo pensiero che lei possa essere nei dintorni lo manda al tappeto. Eppure vuole assolutamente che ritorna, il suo corpo è come una droga, non può farne a meno.
Invece Luna, brano che ha anticipato l’uscita dell’ep, parla del riscoprire le cose semplici. La voglia espressa dall’autore è di liberarsi da inutili cliché. Quindi è arrivato il tempo di lanciarsi nella follia della notte, fregandosene del resto. Tutti hanno i loro attimi di sbandamento, le loro odisse, ma ora a trovato la propria luce che gli mostra solo una parte prima di scomparire nuovamente. Non si prende troppo sul serio grazie ad un andamento funky che smorza il tono.
Rub-A-Trap è nata come un esperimento di freestyle. Vanta la partecipazione di Brusco e Lion D, artisti che hanno portato il reggae nostrano in giro per il mondo.
In Dama racconta un rapporto apparentemente complicato e non se ne vergognano. Sanno che non ci potrà mai essere una vera pace senza la guerra, infondo sa che se si arrabbia è solo perché ci tiene davvero. La batteria, in cui piatti rintoccano a ritmo costante, riecheggia per tutta la durata.
Si prosegue con Disco d’oro, in cui prende in considerazione le priorità della vita. Sembra rivolgersi ad una ragazza a cui non ha mai avuto il coraggio di dirle ciò che prova, restando così solo un’illusione. Vorrebbe fare i fatti e parlare meno, ma il tempo passa e tra i fantasmi la paura di fallire rimane il più ingombrante. La paragona al disco d’oro ma il premio finale non è un contratto con la major oppure diventare ricco e famoso ma solo averla accanto. Nella base si rilevano più synth rispetto alle altre tracce.
L’ultimo pezzo è Marzo, eseguita in collaborazione con Eiemgei. Vuole essere un elogio a tutti i brani svolti insieme, prendendo così coscienza di proseguire il cammino senza guardare indietro.
L’intero progetto è stato pensato e scritto durante la pandemia, quando Entics si è potuto concentrare sulle piccole cose che diamo scontate. Riuscendo trattare gli argomenti in modo libero e genuino, ha dato sfogo alla voglia di comunicare i suoi d’animo, riportando la musica alla pura passione e divertimento.
