Eminem The Marshall Mathers LP2
2013 - Aftermath/Shady/Interscope
Finito lo shock iniziale, provocato anche da Bad guy, traccia d’apertura del cd, e tese lo orecchie ci si rende conto che: Eminem non è morto, il rapper non ha perso la sua abilità nello scrivere belle rime e nell’esprimerle a voce, non ha perso l’ironia e nemmeno la sua parte più nostalgica e maledetta fatta di ricordi di un’infanzia triste e sofferta.
A 13 anni di distanza dal cd che sommerse Eminem di applausi e polemiche con canzoni come The Real Slim Shady, Stan, The way I am, Criminal, Kim, Kill you, il rapper di Detroit compie passi avanti e arricchisce le sue canzoni con cori orchestrati (So much better, Rhyme or reason), si cimenta nel canto (Stronger than I was), non dimentica la vecchia scuola del rap omaggiandola nel singolo Berzerk. Il tutto con ritornelli che nella maggior parte dei casi suonano pop, come accade per il duetto con Rihanna The monster, in Legacy dove il ritornello è affidato alla voce di Polina, e ancora in Beautiful pain in duetto con Sia e Survival il cui ritornello è cantato da Liz Rodrigues.
Oltre ai duetti già citati vanno segnalati la divertente Love game con Kendrick Lamar, la rockeggiante Desperation con Jamie N Commons e Headlights con Nate Ruess, ovvero la canzone più emotiva del disco e quella che più sorprende in cui un Eminem maturo chiede scusa alla madre per tutte le canzoni che ha cantato contro di lei.
The Marshall Mathers Lp 2 non sarà il sequel del famoso disco uscito nel 2000, ma rappresenta un degno rappresentante dei dischi che più sono piaciuti ai fan come The Eminem Show e dimostra come il rapper di Detroit non sia ancora arrivato alla fine della sua carriera.