Clear days, windy nights<small></small>
Jazz Blues Black • Jazz

Emanuele Cisi Clear days, windy nights

2015 - Abeat Records / IRD

30/01/2016 di Pietro Cozzi

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Il termine “mainstream” è spesso una facile semplificazione per riporre in un cassetto comodo tutto ciò che non ha immediate caratteristiche di innovazione, sperimentalismo, “novità”, con lo scontato retropensiero che l'originalità a tutti i costi – qualsiasi cosa significhi – debba essere il primo scopo dell'arte. A smentire questo schematismo (se ancora ce ne fosse bisogno) ci sono lavori come Clear Days, Windy Nights, del sassofonista torinese Emanuele Cisi, che pure in più di vent'anni di carriera ha dimostrato di sapersi muovere a suo agio anche in contesti più rarefatti e astratti (come nel cd The Age Of Numbers, 2009), lontani dai codici bop e hard bop. Realizzato in poche ore, nella sessione di registrazione “più facile della mia carriera” (come commenta Cisi, nelle scarse note introduttive), il disco è un concentrato di tradizioni rilette con l'ormai consueta spontanea creatività, sostenuta dalla sonorità calda e “familiare” del suo strumento. Il canale di comunicazione con l'ascoltatore resta sempre aperto, e anche chi non ha una frequentazione abituale con il jazz viene messo in condizione di non perdere mai il filo del discorso.
 
Quello di Cisi è uno stile difficile da catalogare in una sola influenza, anche se sono chiarissimi i riferimenti a tutta la tradizione hard bop e al maestro Sonny Rollins, a cui il nostro ha dedicato ormai 15 anni fa un brillante e originale omaggio (Theodore Walter 'Sonny' Rollins: an homage from Italy, 2001). Ad affiancare il tenorista - miglior “nuovo talento” per la rivista Musica Jazz nell'ormai lontano 1995 e poi animatore di diversi progetti soprattutto in ambito europeo – ci sono Vincenzo Florio al basso, Adam Pache alla batteria e un ospite speciale come il pianista Eric Reed, negli anni Novanta a fianco di varie formazioni capitanate da Wynton Marsalis. Sono tutti ottimi gregari, ma in testa al gruppo c'è indiscutibilmente il suo sassofono, da cui scaturisce un fraseggio corposo e sostanzioso, alieno da fuorvianti divagazioni e fuochi di artificio.

On A Clear Day, brano da un musical degli anni Sessanta, apre e chiude il lavoro e viene proposto in due take che si differenziano poco tra loro: in entrambe domina il suono rotondo e ricco di Cisi, che crea un'atmosfera romantica e sensuale vicina anche a Gato Barbieri. Due pezzi, Song For Iolanda e Last Night When We Were Young, sono ripresi dal disco Giochi Di Nuvole (1996), quello che per melodie e risultato complessivo dichiara di amare di più. Il primo allinea un tema di grande dolcezza, un assolo “rollinsiano” e il miglior intervento del piano, etereo e riflessivo; nel secondo Cisi infarcisce il suo assolo di passaggi veloci, quasi delle “rasoiate” di swing, che sono una delle caratteristiche più evidenti della sua tecnica. On A Windy Night ha un tema semplice e accattivante, e il solismo del sassofono si apre a timbriche diverse, più spigolose, che allargano lo spettro della tavolozza di suoni ascoltata finora. Un ulteriore scarto rispetto al mood generale di Clear Days, Windy Nights è la conclusiva The Silver House: l'inaspettato e incalzante ritmo latino introduce un tema sinuosamente notturno e misterioso, che a sua volta conduce al botta e risposta tra il tenore e il trombone, sempre più deragliante e free; la ciliegina sulla torta è la bella voce screziata del secondo ospite, il giovane e pluripremiato musicista peruviano Humberto Amesquita. Lo ascoltiamo anche in Work, brano di Monk molto ben congegnato. Per sonorità e approccio il suo trombone è monkiano a 24 carati, e si incastra alla perfezione nei passaggi all'unisono con Cisi, che poi si lancia in un assolo molto vario, sciorinando in pieno controllo tanti stili diversi; in coda, il classico finale hard bop dove si alternano fiati e ritmica.

 

Track List

  • On A Clear Day
  • Work
  • Song For Jolanda
  • The End Of A Love Affair
  • Juta`s Walk
  • Last Night When We Were Young
  • On A Windy Night
  • The Silver House
  • On A Clear Day (alternate take)