Eliza Gilkynson Songs From The River Wind
2022 - HowlinDog Records / Distr. IRD
Con una carriera che la visto distribuire perle a piene mani, Elisa Gilkynson arriva con questo Songs Fron The River Wind, a cogliere l'ennesimo bersaglio di una discografia corposa, oltre una ventina di album, che raramente ha deluso. Anzi, negli ultimi anni ha stupito per la classe e la grazia che hanno caratterizzato i suoi dischi. E questo nuovo lavoro non tradisce le attese di quanti si sono affezionati a questa artista, arricchendo il suo songbook di nuove perle abbaglianti.
Basterebbe citare la splendida Wind River And You, avvolgente e suadente con armonie malinconiche e struggenti. Un pezzo bellissimo che colpisce subito fin dalle note iniziali del mandolino cui si affianca una lap steel che fa da terreno perfetto per la vocalità della Gilkynson. Un piccolo capolavoro che beneficia di una costruzione semplice quanto efficace.
Tra interpretazioni di traditional rivisitati e pezzi originali Songs Fro The River Wind scorre lento nella sua bellezza, fatta di flash dal sapore cinematografico che ci consegnano frame di una storia che si dipana fra arrangiamenti delicati quanto mai banali, con gli strumenti che si alternano o si sovrappongono all'interno di una partitura musicale di altissimo livello.
Dall'iniziale Wanderin, al dobro meraviglioso di Buffalo Gals Redux, che impreziosisce insieme al violino, una canzone splendida, tra le migliori del disco, per passare al banjo sontuoso di Charlie Moore, un'altro degli high point del disco insieme a At The Foot Of The Mountain, scritta insieme a John Gorka, che ha il passo della classica ballata, cui ne segue una altrettanto stupenda come Don't Stop Lovin' Me
Strepitosa la band che accompagna Eliza, The Rifters, formata da Don Richmond, Rod Taylor, Jim Bradley, Warren Hood, Kym Warner, Michael Hearne e John Egenes. Musicisti formidabili, musicisti veri privi di fronzoli, essenziali per creare suoni in purezza. Degni di uno dei dischi più affascinanti di quest'anno.
Basterebbe citare la splendida Wind River And You, avvolgente e suadente con armonie malinconiche e struggenti. Un pezzo bellissimo che colpisce subito fin dalle note iniziali del mandolino cui si affianca una lap steel che fa da terreno perfetto per la vocalità della Gilkynson. Un piccolo capolavoro che beneficia di una costruzione semplice quanto efficace.
Tra interpretazioni di traditional rivisitati e pezzi originali Songs Fro The River Wind scorre lento nella sua bellezza, fatta di flash dal sapore cinematografico che ci consegnano frame di una storia che si dipana fra arrangiamenti delicati quanto mai banali, con gli strumenti che si alternano o si sovrappongono all'interno di una partitura musicale di altissimo livello.
Dall'iniziale Wanderin, al dobro meraviglioso di Buffalo Gals Redux, che impreziosisce insieme al violino, una canzone splendida, tra le migliori del disco, per passare al banjo sontuoso di Charlie Moore, un'altro degli high point del disco insieme a At The Foot Of The Mountain, scritta insieme a John Gorka, che ha il passo della classica ballata, cui ne segue una altrettanto stupenda come Don't Stop Lovin' Me
Strepitosa la band che accompagna Eliza, The Rifters, formata da Don Richmond, Rod Taylor, Jim Bradley, Warren Hood, Kym Warner, Michael Hearne e John Egenes. Musicisti formidabili, musicisti veri privi di fronzoli, essenziali per creare suoni in purezza. Degni di uno dei dischi più affascinanti di quest'anno.
