Elias Nardi Quartet Ftr. Didier François OrangeTree
2010 - Zone di musica
Quasi tutti voi conoscete l’oud, il principe degli strumenti a corda del basso Mediterraneo e del Medio Oriente, uno degli strumenti dal suono più caldo ed evocativo (soprattutto se rivestito di un ambiente sonoro carico di riverberi) e di cui Elia Nardi si rivela, ancor più che un ottimo strumentista, un musicista in grado di coglierne i respiri in un modo che sta fra tradizione e modernità. Ma se conoscere l’Oud e il suo suono è abbastanza facile, sfido quanti di voi conoscono la Nyckelharpa! Solo grazie alla rete scopro uno strumento medievale ora diffuso solo in alcune zone della Svezia. Una specie di Ghironda suonata ad arco il cui suono, unico e affascinante, si sposa in modo magnifico con quello dell’Oud diffuso migliaia di chilometri più a sud.
Il repertorio è composto da brani a firma di Nardi, spesso con l’aiuto del contrabbassista Carlo La Manna, ma, soprattutto, prende spunto da libere interpretazioni di brani popolari (direi una riscrittura nata dall’improvvisazione sui temi più che una rilettura). Oud e Nyckelharpa dialogano tra unisoni e contrappunti con assoli preziosi. Il Basso Freetles caratterizza poi l’andamento ritmico delle composizioni ancora di più delle Percussioni, leggermente indietro nel mix finale e usate in modo prezioso e mai pacchiano. Sis, Brise e Serir tra i brani più interessanti ma quasi tutti i brani hanno una loro precisa identità compositiva e sicuramente un disegno sonoro preciso e identificabile.
Il suono rimanda, nei miei ricordi più che nelle reali sonorità, a quell’Etno-Jazz che, dalla Sicilia in fiore nei primi anni ’90, mi fece innamorare: il suono di Enzo Rao/Shamal in Shamal del 1990 e Acqua Di Mare del 1992 (Sarebbe bello ripensare a cosa fu quella Sicilia e, soprattutto, la Catania di Bianco. Lì dove esplosero musiche e possibilità che la fecero diventare la Seattle italiana con i Denovo, gli Uzeda, la Consoli e centinaia di gruppi di qualità dal pop al rock alternativo sino al teatro, alla musica popolare e all’avanguardia).
Nell’ultimo brano, Bassideas, Ares Tavolazzi (Contrabbasso) e Savino Pantone (Viola) si uniscono al quartetto regalandoci un ultimo e intenso viaggio dalla Scandinavia al Mediterraneo.