Elena Piro Filomena
2023 -
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Se dovessi descrivere questo ep con una sola parola, sarebbe “tranquillità”, un sentimento che conferisce al disco un’atmosfera calma e leggera: le quattro canzoni di questo lavoro d’esordio raccontano in maniera romantica, ma anche schietta, la quotidianità della loro autrice.
Con questi brani riusciamo a viaggiare con la mente immaginando la vita nella città di Bologna, con la sua frenesia, i suoi momenti lenti, i suoi portici e le piazze, come cantato in Mignolo. Il testo gioca interamente sulla personificazione della persona amata in un mobile, dove si spargono ricordi come le briciole, un’immagine che intenerisce per la sua dolcezza (“il tuo ricordo è un tavolino/dove spargo briciole/come nelle favole/per farti tornare”): un amore che non torna, che non si racconta con rabbia o rancore, ma con una voce che infonde calma.
In Tango, la prima traccia del disco, si descrive la gioia d’incontrare la persona che si ama anche all’interno di un supermercato quando fuori è brutto tempo; musicalmente il brano è costruito su un crescendo di elementi musicali che nella parte conclusiva avrebbero potuto essere maggiormente enfatizzati, per rendere il suono ancora più caldo e avvolgente. Bangladino lascia un po’ più di malinconia con i suoi ricordi ed i suoi desideri, mentre Giubbotto celebra l’amore che resta nonostante i litigi e le difficoltà che può vivere un rapporto: “anche se ho pure torto/ma tu/resti comunque qua/e mi metti il giubbotto/per coprirmi dal freddo”.
Filomena è un bel disco d’esordio, ben pensato negli arrangiamenti e privo di testi ridondanti; interessante anche nel sound che fonde il soul al pop: è bello perdersi in questo viaggio sincero tra storie di vita spesso vere, altre volte immaginarie e irreali.
Elena, se vuoi fare un giro al parco “o alla Coop se piove tanto” (Tango), noi di Mescalina ci siamo!