Dunderhead Dunderhead
2015 - Rootsy.nu / IRD
Il quintetto di Goteborg nato nel 2013 è formato da Angelina Lundth voce, chitarra e fisarmonica, Mikael Grund voce,mandolino e chitarra, Anders Ternesten banjo e chitarra resofonica, Jimmy Hermansson chitarra e Carl Harisson contrabbasso, quindi è da rilevare la totale assenza di percussioni e batteria.
Questo gruppo ha alle spalle un’intensa attività live in Europa, la partecipazione a numerosi Festivals, un tour in USA e un importante premio, European Bluegrass Band 2014, come miglior band europea durante l’European World of Bluegrass convention in Olanda .
Gli undici brani originali, otto composti da Angelina Lundth e tre da Mikael Grund, sono chiaramente ispirati dalla grande tradizione americana, a tratti ricordano pezzi già sentiti ma, pur senza particolari picchi, sono tutti di buon livello, con un riuscito tappeto sonoro acustico ricco di virtuosismi, con grande spolvero di banjo, mandolino e chitarra acustica che uniti alla delicata voce di Angelina, arrivano direttamente all’ascoltatore.
A momenti di puro, e in alcuni momenti veramente trascinante, bluegrass come nell’iniziale Gone with the wind, in Somewhere along these tracks e Diggin’my own grave, dove emergono le qualità, la bravura e i virtuosismi dei musicisti, nel disco si alternano dolci ballate dove la voce di Angelina, a volte esile ma sempre espressiva e melanconica, valorizza ulteriormente il brano, come nella deliziosa In some other time, nella toccante e struggente All for one e Little by little, splendida ballata folk.
Da segnalare anche Once and for all dove compare anche un violino, forse il brano più folk e old time del lavoro, In silence, che sembra I’m on fire in versione bluegrass, e Down the line potenziale grande hit.
Dunque un brillante e fresco esordio per questa band che lascia ben sperare per il futuro ed un’ulteriore conferma che anche in Europa ci sono band di ottimo livello che si rifanno alle radici della musica americana e che non hanno niente da invidiare agli analoghi gruppi americani.
Speriamo di vederli presto anche in Italia.