Duck Baleno Popa`s Nightmare
2022 - Autoprodotto
In questi paesaggi sonori alternativi hanno creato otto canzoni che seguono un unico filo conduttore: un padre che vive l’incubo di dover affrontare i deliri di un figlio narcisista, apatico e sadico con un’infanzia tormentata. Un viaggio fatto di lunghe attese, come quella del padre che aspetta che il figlio vada a trovarlo al cimitero (I’m Not a Criminal), di vacanze noiose (Forty Days), di giochi sadici e di terrore (Playin' with Steve e Jennaro).
Se la descrizione delle tematiche del disco sono senza dubbio noir, il paesaggio sonoro evocato da questo viaggio delirante risulta invece più leggero e molto piacevole all’ascolto.
Un secondo viaggio, quello nei meandri sonori di Popa’s Nightmare, pieno di commistioni di genere e di universi sonori apparentemente distanti che alla fine trovano una loro chiave. Ne è un esempio Techno Country che, come si evince dal titolo, è un brano che mescola i due generi con un risultato davvero piacevole ed originale.
A fare da filo conduttore alle otto canzoni del disco è la scelta di pitchare la voce del cantante in modo tale da ottenere una linea melodica in cui le parole sono presenti, ma messe in una sorta di frullatore diventano evocative, quasi un mantra che saltella sulla musica. Una scelta che non fa rimpiangere l’assenza di testi da cantare, ma un invito ad immergersi nella musica e nell’universo sonoro creato dalla band.
Un disco da ascoltare senza filtri e da vivere sicuramente dal vivo in cui sarà davvero difficile non muoversi su canzoni come la super rockeggiante Six Months e l'ipnotica Silly Gun.