Die Knödel Overcooked Tyroleans
1995 - KOCH International / 1995
Il cd, nelle sue dodici tracce, porta con sé gli umori musicali più strani: un’improbabile richiamo a antiche tradizioni austriache, vedi “Jodeling”, viene accostato a personali rivisitazioni di danze, come nel caso di “Squaredance”, “Knodelpolka” o “Waltz”, dove l’essenza della melodia, viene trasfigurata, per offrire una nuova e personale visione del tutto. Quello che sorprende di questi otto musicisti, è la straordinaria facilità di far convivere strumenti a corda con strumenti a fiato, ascoltare “In the red currants” ad esempio, con l’idea di trovare nuove e strade e soluzioni, che si fanno strada anche in “Landler”, con l’arpa a fare strada agli strumenti a fiato, o nella bucolica “No bavarean” dove la formazione si lancia in una danza collettiva.
E’ un disco, a dire la verità, che disorienta il comune ascoltatore, per le soluzioni sonore offerte. ”Harlem in Brunn”, pare un a marcia funebre, nella sua solenne stesura, ma poi diventa una specie di “mardi gras song”: insomma, tutto qui appare come un gioco, a volte serioso a volte clownesco, e non sempre è facile trovare la chiave di lettura. Non è un disco, comunque facile, anche se godibile nel suo insieme. Le accelerazioni finali di “Triet bull” e i ritmi urbani di “With the 42th train”, con la “Jet Polka” finale, lo dimostrano ampiamente. Il disco è stato registrato, da qualche parte in Tirolo. Un disco “mescalinico”!