Si parte bene con la dolce nostalgia di Se Uma Onda Invertesse A Marcha per passare subito alla apertura in levare del ritornello contagioso di Um Contra O Outro e già sei sopra il mare blu con lo sguardo che vaga verso il porto e la riva con l’allegria di Nao Tenho Mais Razoes, il cui inizio della strofa ricorda molto L´Amante Improvviso della Piccola Orchestra Avion Travel (da Oplà). Ecco, in qualche piccola cosa questi Deolinda assomigliano a quegli Avion Travel dell’anno 1993 (e questo è un complimento tra i migliori che si possa fare, dal mio punto di vista naturalmente). Passou Por Mim E Sorriu è dolce volo di farfalla che colora il mondo del rosa dell’innamoramento. Sono, questi primi quattro brani, i momenti più interessanti del disco. Andando avanti A Problemática Colocação De Um Mastro ci porta nella tradizione musicale portoghese più pura così come le successive Ignaras Vedetas e Quando Janto Em Restaurantes. La delicata Entre Alvalade E As Portas De Benfica ci introduce alle ultime canzoni tra cui emergono il drammatico Fado Notario e l’irregolarità ritmica di Patinho da Borracha con i suoi bei cori e lo splendido arpeggio iniziale di chitarra.
Insomma un bell’album in cui i toni acustici di chitarre e basso ben sostengono la voce interessante di Ana Bacalhau. Certo un album omogeneo che forse meritava solo un piccolo accendersi nel finale per passare dal “consigliato” al “imperdibile”.