De Curtis Belli con gusto
2012 - Tannen Records/Audioglobe
Baciami Alfredo precede esattamente di due anni questo nuovo ritorno; questa volta i De Curtis portano in scena la ricercatezza strumentale, impegnativa ed apparentemente rubata ad un altra epoca. Un'allegra sfilata di talento, scandita a suon di progressive, funk e rock, lasciando a casa le parole, sostituite da virtuosismi musicali e da un immancabile e raffinato sax.
Ironici ed enigmatici al contempo, i cinque ragazzacci di Verona giocano con le parole, le scompongono e ridonano ad esse nuovi significati: Gugol bordello ne è la dimostrazione palese, a ritmo di un vigoroso rock progressivo. La domenica è il giorno più malinconico della settimana (secondo me) e le note sommesse che i De Curtis hanno scelto per Novantesimo minuto sono più che opportune, però non abituatevi troppo alle atmosfere pacate, perché ben presto verranno rimpiazzate dal ritmo incalzante de Il Principe parlante.
Un ulteriore omaggio al grande Totò è Vota Antonio, in questo caso la celebre frase tratta da "Gli Onorevoli" di Corbucci diventa il titolo di un pezzo ricco di variazioni. Autoreferenziali nella terza traccia: Belli con gusto - per l'appunto - l'ennesima grande prova di impegno e talento.
Otto tracce strumentali tranne una, l'ultima, il sigillo in lingua inglese: Plastic Islands, un brano forse troppo breve (3.12 minuti scorrono in fretta).
Belli con gusto è un album senza sbavature, dal sapore retrò, loro i De Curtis sono talentuosi ed in chiusura hanno dimostrato che con le parole ci sanno fare. Chissà cosa gli/ci riserverà il futuro.