‘Nta l’auto anticipa, tramite la salita in macchina e l’accensione della radio (metafore del viaggio), Stiddi!. La canzone segue due fasi: la prima è lenta e tende al progressive rock, mentre la seconda si vivacizza e si avvicina ai suoni tipici dell’elettro-pop. Questi suoni, alternati a sonorità blues, continuano anche in ‘A sira. Il disco poi si evolve in una ballata molto dolce, inizialmente acustica e poi in progressivo crescendo musicale (presenza anche di basso e batteria), che risponde al nome di Lu mumentu.
Notti ruffiana e Luci darrè segnano il ritorno sui percorsi elettronici, ma sapientemente miscelati con sonorità funk, jazz e rockeggianti. Le influenze funk e jazz della band emergono sia in Limbo che in ‘Nt’ ‘a Fiat Uno, nella prima si scorgono, a fine canzone, anche dei suoni che rimandano al fischio del vento. In Giannina continua la sperimentazione tra musica funk e la struttura, sia testuale che melodica, delle tipiche canzoni siciliane.
Il disco cambia atmosfere con ‘U cantu scuru: il brano dura dieci minuti e le sonorità uniscono quelle dark della new wave con la psichedelia del progressive rock. Anche la voce muta durante il pezzo: a tratti sembra sospirare le parole, proprio per risaltare l’ambientazione che risiede sia nel titolo che nella melodia della canzone. Dopo la sperimentazione dark, l’album cambia radicalmente generi: Arsira è un brano a cappella (voce e chitarra) che anticipa Dumani, una canzone che si compone di una prima fase con suoni psichedelici dell’elettro-pop e si conclude con dei richiami al jazz.
Saitta pi Saitta segue l’ambientazione jazz del precedente brano, ma sono preponderanti anche suoni delle tradizioni mediterranee e siciliane. Il disco si avvia verso la propria fine con Lu focu di la paglia: la canzone inizialmente rimanda alle colonne sonore dei film Western e poi diviene un lento jazz, in cui l’atmosfera è molto solenne e sembra racchiudere nella propria musicalità una forte componente nostalgica.
Scuru Cauru porta avanti l’intento di Lesuisse e dei Crimi di riscoprire le proprie origini, ma anche di ampliarle su tutta l’area mediterranea ed unirle ai suoni più contemporanei propri del funk, del jazz e della musica psichedelica. Il disco fa incontrare tradizioni nuove ed antiche, unendo mappe sonore appartenenti ad epoche e tradizioni molto differenti tra loro.