Compay Segundo Duets
2002 - CGD
Invece questo monumento nazionale continua a dimostrarsi un vero artista, conscio dei propri limiti e delle proprie qualità, motivato più dal gusto di fare musica che di venderla. Così evita di appiopparci la solita raccolta di grandi successi e sceglie di pubblicare "Duets", non una semplice serie di standards o di cavalli di battaglia con l´aggiunta di qualche intervento illustre.
Questo disco testimonia la frizzante ispirazione che continua ad animare il buon Compay: innanzitutto riprende la tradizione cubana per i duetti, quella voglia di cantare, che è simbolo di un popolo e che è ben rappresentata dalla performance conclusiva con i Los Compadres.
E soprattutto presenta una serie di apparizioni con artisti locali e affini che ampliano le latitudini della musica dell´isola: in particolare sono due gemme gli interventi di Khaled e di Lou Bega. Il primo rende "Saludo Chango" quasi un brano di world music, mentre il secondo con “Baby keep smiling” dà vita ad una performance divertente in cui colpi di scratch e di fischietti si alternano all´armònico e al clarinetto, tipici della musica di Compay. È probabile che le due tracce siano frutto di una collaborazione a distanza, ma sembra di vederlo questo vecchietto che si gasa e si dimena di fronte a un microfono, a suo agio con il pop leggerino di Lou Bega come con le inflessioni etno-arabe di Khaled. Compay è un perfetto testimonial della cultura cubana, al punto che si può permettere anche di estenderla e di contaminarla con altre voci del sud del mondo.
Poco conta che buona parte dei duetti siano estratti da dischi precedenti, perché la raccolta offre un´immagine di Segundo poco considerata: l´artista pronto a recepire e a scambiare, più che il brillante anziano interprete di sòn.
Con qualche giro di maracas o con qualche stacco ai fiati, la sua musica riesce sempre a trovare brillanti variazioni alla ricetta latina. Logici, tra gli altri, gli interventi di Omara Portuondo ("La Pluma") e di Eliades Ochoa con il Cuarteto Patria per una memorabile versione di "Chan Chan", vestita solo di percussioni e chitarre acustiche. Cesaria Evora presta il suo calore femminile per "Lagrimas negras", mentre Antonio Banderas cerca di fare lo stesso con "Beautiful Maria of my soul": lui, Compay, se li porta tutti a spasso, sottobraccio, tra un sorriso e una boccata di sigaro. E, per chi non fosse contento, ci mette anche "Juliancito" un folk blues cubano, impreziosito da una chitarra flamenco.
Castro farebbe bene a dedicargli sin d´ora un monumento e una via in centro a l´Havana: lui se la riderebbe un mondo.
Discografia:
Son del Monte (Egrem / Actual Records, 1998)
Grandes exitos: roots of Buena Vista (Actual records, 1998)
Lo Mejor De La Vida (Dro East West Spain, WEA/Atlantic/Nonesuch, 1998)
Calle Salud (Dro East West Spain, WEA/Atlantic/Nonesuch, 1999)
Yo Vengo Aquí (Dro East West Spain / WEA, 2000 )
Las Flores de la Vida (Dro East West Spain, 2000)
Duets (CGD, 2002)