The Auditorium Part 1<small> [<strong>Lost & Found</strong>]</small>
Jazz Blues Black • Rap • Neo Soul

Common The Auditorium Part 1 [Lost & Found]

2024 - Loma Vista - Universal

30/09/2024 di Manuel Nash

#Common#Jazz Blues Black#Rap

Nella scrittura di una recensione, sarebbe buona norma non lasciarsi mai prendere subito la mano, anticipando il proprio entusiasmo già alla seconda riga. Ecco, in questo caso tanto vale farlo sin dalla prima, e pazienza se, una volta tanto, la curiosità del lettore non verrà fomentata, seguendo le rigorose prescrizioni della psicologia mediatica. Common, al secolo Lonnie Rashid Lynn, a quattro anni dai due capitoli dell’umbratile A Beautiful Revolution (2020 e 2021), torna a farsi vivo con un altro progetto a puntate.

Questa volta il mood è completamente differente, ed il quindicesimo capitolo discografico del rapper di Chicago, pervaso da un contagioso afflato corale e celebrativo, è un monumento di resistenza esistenziale, edificato sulle fondamenta di un hip hop consapevole e maturo, che tiene i piedi ben piantati negli anni ’90. Davvero niente male, per uno che ha vestito i panni del villain in John Wick 2, dandosele di santa ragione con sua maestà Keanu Reeves. La mano di Pete Rock pesa i beat con la sapienza che solo un architetto del suono, con l'insostituibile sapienza di un veterano cresciuto nel Bronx, può garantire. Bastano infatti i primi trenta secondi di Dreamin’ per capire per quale motivo l’album non sia unicamente intestato al rapper. Questa prima parte di The Auditorium Part 1 è una vera e propria parata in onore della black culture che, tra tributi ad amici mancati troppo presto (J Dilla, ma anche Trugoy dei De La Soul) e sferzate soul funk, cesellate con una classe semplicemente imbarazzante, assesta un colpo di grazia dietro l’altro, inanellando una serie perfetta di incastri tra campioni da urlo e beat gonfi, tondi e grassi, dal cui abbraccio, generosamente carico di appiccicose basse frequenze, è impossibile divincolarsi.

La street life philosophy di Common si fonde senza soluzione di continuità con un sound semplicemente sontuoso, che, sorretto dalla granitica solidità di un flow mai a corto di contenuti, aspira a disintegrare i pregiudizi e le maldestre convinzioni di chi, a 51 anni dall’inizio di un’avventura che ha letteralmente rivoluzionato la musica popolare a cavallo di due secoli, ancora non si rassegna al gioioso e inappellabile verdetto della storia.

Track List

  • Dreamin`
  • Chi-Town Do It
  • This Man
  • We`re On Our Way
  • Fortunate
  • So Many People
  • Wise Up
  • A God (There Is)
  • Stellar
  • Lonesome
  • All Kind Of Ideas
  • When The Sun Shines Again
  • Everything`s So Grand
  • Now And Then
  • Outro