Claver Gold Questo non e` un cane
2022 - Woodworm/Universal
Questo non è un cane segna il ritorno dell’anima decadentista del rap italiano ovvero Claver Gold, pseudonimo di Daycol Emidio Orsini, originario di Ascoli Piceno; anticipato dai singoli Malastrada e Mai più, l’album è stato pubblicato il 16 settembre per Woodworm/Universal.
Intro è una confessione in cui l’autore fa una mappa degli argomenti che l’hanno spinto a scrivere l’LP; di sfondo i soli tasti del piano esaltano una voce graffiante ed amareggiata. Dagli abusi di potere al vivere tutti alla pari, dal denaro ai vari cambiamenti ideologici nella società e si finisce con una certezza: l’amore è pericolo.
In Quelli come noi si lascia assalire dalla paranoia: l’unico modo per scacciarla via è scrivere una storia in cui ribalta gli stereotipi. Se il tempo servirà solo a fargli del male, ha bisogno di eroi per affrontare i nuovi mostri; inoltre mette in risalto una delle contraddizioni diffuse: si piange soli, ma si parla con i cani; questo sarà il trampolino di lancio per il ritornello in cui le amicizie sono sparite o nascondono dietro un “come stai” di facciata, ridendo mentre stai cadendo nel vuoto. Si ritrova ricoperto d’oro, ma ha provato la fame, e tutti lo spiano; la batteria e i synth creano un’atmosfera cupa dal ritmo intenso.
Con Boloricordo entra in un sound jazz, ripensa alla Bologna d’inverno con Bader Bridi e l’amaro in gola; con l’estate passa le serate al noto centro sociale XM, crescendo solo non dimentica chi ha conosciuto. Quando tra lezioni ed esami gli bastava un 18, lasciava sola chi stava vicino; ammette le sue colpe, chiedendo di dimenticare.
Si arriva a Il coraggio di dirti, struggente flusso interiore in rivela che vorrebbe vicino chi ha perduto, sa di non poter offrire di più; deve stare solo per imparare a convivere con altri. Non trova neanche coraggio di chiedere se stia bene, le ha donato il suo amore poi è sparita. Con chitarra e batteria paragona il suo destino al rullino vuoto.
Per Sapori e sostanza fa una sorta di critica al sistema con Tormento: si scaglia contro chi lo etichetta come commerciale solo perché non narra storie che finiscono in spari, ma non conoscono il filosofo Kant. Con una base funky in cui bassi e batteria dettano un ritmo deciso, invita i colleghi ad essere più coerenti nei loro testi.
Un piano distorto apre Domenica in cui esplora la sua intimità: sotto le coperte trovano rifugio dal freddo aiutati dal vino. E'una storia nata da poco, a cui si aggiunge il dubbio di non meritarsela; fuori si cerca il vaccino, ma loro non hanno paura di abbracciarsi. La sua mente lo riporta a quando era solo in attesa della persona giusta e pensava di invecchiare così.
Più rabbiosa è Cuore di cane feat. File Toy e Stephkill: parla di forza del branco come simbolo di unione e dell'importanza del poter contare sugli altri quando si è in difficoltà.
L’ultimo pezzo è Outro, un insieme di frasi significative estratte da alcuni testi dell’album.
Si tratta di un disco molto personale che riflette i pensieri di Claver Gold; i beat di Gian Flores sono in grado di evocare i sentimenti riversati in ogni verso.
Intro è una confessione in cui l’autore fa una mappa degli argomenti che l’hanno spinto a scrivere l’LP; di sfondo i soli tasti del piano esaltano una voce graffiante ed amareggiata. Dagli abusi di potere al vivere tutti alla pari, dal denaro ai vari cambiamenti ideologici nella società e si finisce con una certezza: l’amore è pericolo.
In Quelli come noi si lascia assalire dalla paranoia: l’unico modo per scacciarla via è scrivere una storia in cui ribalta gli stereotipi. Se il tempo servirà solo a fargli del male, ha bisogno di eroi per affrontare i nuovi mostri; inoltre mette in risalto una delle contraddizioni diffuse: si piange soli, ma si parla con i cani; questo sarà il trampolino di lancio per il ritornello in cui le amicizie sono sparite o nascondono dietro un “come stai” di facciata, ridendo mentre stai cadendo nel vuoto. Si ritrova ricoperto d’oro, ma ha provato la fame, e tutti lo spiano; la batteria e i synth creano un’atmosfera cupa dal ritmo intenso.
Con Boloricordo entra in un sound jazz, ripensa alla Bologna d’inverno con Bader Bridi e l’amaro in gola; con l’estate passa le serate al noto centro sociale XM, crescendo solo non dimentica chi ha conosciuto. Quando tra lezioni ed esami gli bastava un 18, lasciava sola chi stava vicino; ammette le sue colpe, chiedendo di dimenticare.
Si arriva a Il coraggio di dirti, struggente flusso interiore in rivela che vorrebbe vicino chi ha perduto, sa di non poter offrire di più; deve stare solo per imparare a convivere con altri. Non trova neanche coraggio di chiedere se stia bene, le ha donato il suo amore poi è sparita. Con chitarra e batteria paragona il suo destino al rullino vuoto.
Per Sapori e sostanza fa una sorta di critica al sistema con Tormento: si scaglia contro chi lo etichetta come commerciale solo perché non narra storie che finiscono in spari, ma non conoscono il filosofo Kant. Con una base funky in cui bassi e batteria dettano un ritmo deciso, invita i colleghi ad essere più coerenti nei loro testi.
Un piano distorto apre Domenica in cui esplora la sua intimità: sotto le coperte trovano rifugio dal freddo aiutati dal vino. E'una storia nata da poco, a cui si aggiunge il dubbio di non meritarsela; fuori si cerca il vaccino, ma loro non hanno paura di abbracciarsi. La sua mente lo riporta a quando era solo in attesa della persona giusta e pensava di invecchiare così.
Più rabbiosa è Cuore di cane feat. File Toy e Stephkill: parla di forza del branco come simbolo di unione e dell'importanza del poter contare sugli altri quando si è in difficoltà.
L’ultimo pezzo è Outro, un insieme di frasi significative estratte da alcuni testi dell’album.
Si tratta di un disco molto personale che riflette i pensieri di Claver Gold; i beat di Gian Flores sono in grado di evocare i sentimenti riversati in ogni verso.
