Ciao Beatrice! Problemi, cose
2014 -
Sembra essere un periodo abbastanza prolifico per la musica indie italiana. Si è trovato il giusto mix tra sonorità esterofile e le basi fornite dalla storia della nostra canzone. In questo ambito si incastrano alla perfezione i Ciao Beatrice! con il loro primo lavoro Problemi, cose.
La band siciliana si affaccia per la prima volta nel panorama discografico italiano con dieci brani freschi e diretti, senza troppe elaborazioni ma con tanta voglia di divertirsi. Uno schema semplice tenuto in piedi da un'ottima sezione ritmica, con il basso a farla da padrone, che prova a mescolare sonorità per lo più inglesi, con il cantato in italiano, parlando di storie intime a problemi e cose che potrebbero riguardare tutti noi.
La band dimostra sin dal primo brano ( Non abbiamo ancora vinto) una certa predilezione per i ritornelli accattivanti e sloganistici, che ti si piazzano in testa e non vanno via alla svelta. Quella che sembra essere una sensazione si rivela una certezza continuando a sentire i successivi brani, costruiti con lo stesso schema ( Gommapiuma, Cane morto) vicino al pop più commerciale ma che viene elaborato molto più complessamente, andando a pescare nelle strutture del punk e della new wave. L'unica vera variazione sul tema la offre Non capirò mai il circo che vede come ospite Dimartino che offre le sue spruzzate elettro-pop in quello che è forse il miglior brano del lotto.
Riuscire a fare musica di qualità cercando di raggiungere un pubblico vasto è sempre difficile. I Ciao Beatrice! Potrebbero aver trovato la formula giusta, con la loro miscela di ammiccamenti popolari e richiami più di nicchia. Ma questo debutto Problemi, cose merita di essere ascoltato a fondo, nonostante alcuni difetti normali per un'opera prima. Ogni tanto sembra essere ridondante, ma è un difetto che con il tempo i ragazzi sapranno risolvere. Ma la strada imboccata sembra essere decisamente quella giusta.