Chris Robinson Big Moon Ritual
2012 - Silver Arrow Records
Big Moon Ritual e' un trip ad alto effetto celebrale. Se sai di cosa sto parlando, abbassi la puntina e finisci catapultato indietro nel tempo e tutto danza in armonia secondo la filosofia peace and love ormai dai più dimenticata o misconosciuta.
Difficile da approcciare per i non frichettoni, ma un capolavoro assoluto per chi legge Grateful Dead e Allman Brothers come se pregasse la Bibbia o un qualsiasi altro testamento sacro. Le voci di questi neo-hippie hanno ancora evidentemente tanto da dire (pare sia già in produzione la seconda parte dell'opera ed uscirà a fine settembre) e hanno una padronanza assoluta del loro verbo. E non è solo la West Coast del '69 a risorgere in questa straordinaria registrazione: Rosalee , che parte carica di groove sudista, dà un richiamo anche alla cinematografia (viene in mente Jesus Christ Superstar) per poi rialzare le mani al cielo, with the power of white soul, come solo Chris sa fare.
Per non parlare di quanta intelligenza è stata usata nell'utilizzo del Moog, altra sonorità che stava finendo chiusa in un cassetto. E di come il grande Neal Casal riesca a inserire i Pink Floyd migliori nei suoi momenti più lucidi (meravigliosa incursione chitarristica durante One Hundred Days Of Rain) .
Sette brani della durata di almeno sette, otto minuti. Un concept album ricco di spunti raffinati e suonati con l'anima. È ancora possibile fare dei dischi del genere ed è bellissimo. Nonostante che l'ultima pubblicazione dei Black Crowes aveva già dimostrato uno spirito eccezionale, con questo album Mr. Robinson è riuscito a superarsi. Merito della Marijuana, merito di litri di whisky di alta qualità, sta di fatto che abbassando i distorsori, rimettendo i dischi degli Stones nella custodia per rispolverare la California Acid Folk, tra le mani abbiamo un gioiello prezioso del genere.
Riaprire Kerouac, c’è da far le valigie alla svelta e seguire tutte le tappe del tour.