Chiara Ragnini La differenza
2017 - CREA Media
Avere una fanbase forte ed appassionata è una delle cose più importanti per un musicista. Lo dimostra la storia della cantautrice genovese Chiara Ragnini, tornata da poco sulle scene musicali grazie ad una campagna di crowdfounding che ha finanziato per intero la pubblicazione del suo secondo album, La differenza. Dopo il disco d'esordio folk pop Il giardino delle rose, che l'ha portata in giro per festival, rassegne, radio e tv, la Ragnini si presenta con un deciso cambio di stile: il nuovo disco è un eclettico mix di elettronica e power pop che strizza l'occhio alla musica da classifica senza perdere una certa qualità cantautorale nella scrittura dei pezzi.
Chiara Ragnini colpisce subito l'ascoltatore con Colpo di pistola, pezzo elettropop dalla melodia molto orecchiabile e dall'arrangiamento energico, non a caso scelto come primo singolo, che preannuncia un album ricco di uptempo e marchiato dall'attitudine rock della cantautrice. Non è questo l'unico pezzo che potrebbe puntare alle classifiche con una buona promozione, fra gli altri vanno citati anche Un angolo buio, che fa di un riuscito gioco di synth la sua forza, e Sospesa, un pezzo che brilla nel disco per l'azzeccata aggiunta di cori enfatici e per la capacità di essere al contempo nostalgico e ballabile.
A fare da contraltare alla preponderante componente elettronica si aggiungono in alcune tracce dei riferimenti lounge ed ambient che e rendono le atmosfere più soffuse (ne sono esempi chiari Il vortice bianco e Grigiocielo, che rivela una gradevolissima performance vocale nel ritornello). A concludere questo tuffo in un mondo fatto di sonorità patinate c'è Coda, che ha la particolarità di ospitare il rapper Roggy Luciano. Sebbene l'inserimento delle parti rap sembri un po' forzato bisogna riconoscere delle ottime intuizioni nell'arrangiamento.
In questo disco la voce di Chiara Ragnini si avvicina molto alla limpidezza di voci pop come quella dell'emergente Antonella Lo Coco e tenta forse di avvicinarsi al modello di interpretazione dell'ultima Giorgia, risultando sempre convincente. L'esperimento pop della cantautrice ha dato vita, dunque, ad un prodotto gradevole, soprattutto dal punto di vista degli arrangiamenti, che rivelano una complessità che si scopre solo dopo diversi ascolti.