Chiara Raggi La natura e la pazienza

Se potessimo trovare un titolo che bene si adatti a questi tempi sospesi, il nuovo disco della cantautrice riminese Chiara Raggi potrebbe aiutarci a definirli: La natura e la pazienza, infatti, sembra perfetto per invitarci ad andare in profondità, a scoprire inediti risvolti della nostra personalità e di quella altrui, e accettarli con comprensione e attenzione paziente.

 

Questa è, a nostro avviso, anche la chiave di lettura per approcciarsi a un lavoro complesso e completo, dalle molte sfumature, reso ancora più intenso da alcuni punti a favore, primo fra tutti la scelta di registrare le tracce in presa diretta, proprio per fare emergere la naturalezza con cui sono state prima composte, poi interpretate e suonate. 

 

Inoltre, il “cantautore femmina” , come Raggi si definisce, ha fondato una casa di produzione, che è anche un sito multifunzionale, una community, musicadiseta, col quale si propone di diffondere la canzone d'autrice, per coinvolgere le colleghe in un progetto che dia loro maggiore evidenza. Ciò si avverte nella confezione del lavoro, che vede la partecipazione di musicisti di grande esperienza, al servizio della sensibilità dell'artista, ma anche la presenza della Orchestra da Camera di Rimini diretta dal M° Stefano Pecci, che dà un afflato sinfonico e quasi prog a molti brani, da Mosaico, dal testo suggestivo, valida introduzione al disco, fino all'eterea Eterico Libero, con un'emozionante coda recitata.

 

Ancora, Raggi si divide tra Rimini e Torino, dove insegna songwriting alla Scuola Holden, e questo particolare sostanziale si avverte nell'attenzione con cui usa lo strumento della lingua italiana, oltre che nella perizia con cui appoggia accenti e tonalità nel porgere le sue canzoni, come si nota, ad esempio, in Naturale, o nella ripresa acustica di un brano di qualche anno fa, Lacrimometro, divertissement, nemmeno poi troppo leggero, sulla funzione espresssiva delle lacrime.

 

Infine, but not least, il piano e le tastiere di Massimiliano Rocchetta sottolineano il percorso melodico dell'autrice, mentre l'elettrica di Dario Chiazzolino dona il colore pop rock di autore, e il basso - contrabbasso di Piero Simoncini e la batteria di Michele Iaia rivelano l'ispirazione profondamente jazz di tutto il progetto, che si può permettere anche sconfinamenti nel genere prettamente melodico con esiti emozionanti: si ascolti Mi ritroverai, un brano che potrebbe essere preso ad esempio come perfetta fusione di stile e sentimento.

 

Ascoltare questo disco fa bene al cuore; ve lo raccomandiamo, come una medicina piacevole da assumere.