Checco Curci Anche solo per un saluto
2023 - Dischi Uappissimi
#Checco Curci#Emergenti#Songwriting #pianoforte #Elettronica
Curci, pugliese d'origine, veneto di passaggio e lombardo d'adozione, in undici tracce propone passione, bellezza e studio rappresentate nella frase “prima di essere noi siamo altri”, che nella sua semplicità riassume il senso di Anche solo per un saluto, oltre al senso di un vivere che potrebbe modificare la società; Curci sintetizza che il titolo dell’album "allude al saluto come alla cellula elementare della socialità: l’atto primario dei rapporti interpersonali da cui prende forma il nostro sé collettivo. Una metafora delle piccole cose fondamentali che ci legano agli altri, ma che rischiamo di perdere o dimenticare mentre cerchiamo affannosamente di metterci in salvo da soli".
Il cantautore riflette sul gesto base della società, uno dei primi gesti appresi ed universali anche nello studio di altre culture, come elemento di vicinanza, gentilezza, e visione dell'altro (io ti vedo – ti saluto – ti considero – mi avvicino all'altro), sia esso un omaggio formale o informale, di approccio o di congedo, esprimendo le varie possibilità di educazione nei diversi stili musicali. Essi variano tra i suoni pieni e densi del pianoforte, che materializza la beltà del gesto emotivamente genuino, e le contaminazioni elettroniche collegate all'umore, derivante dalla gestualità. Anche solo per un saluto è uscito per Dischi Uappissimi, con distribuzione ArtistFirst e la supervisione artistica di Riccardo Sinigallia creando un'alchimia straordinaria per un esordio che, fin da subito, smuove la curiosità per un lavoro successivo perchè Checco Curci richiama alla mente la storia cantautorale italiana con riferimenti celati tali per cui nello stesso istante in cui sembra di poter trovare un riferimento conosciuto, lo stesso sentire si modifica, creando un proprio stile, talmente carico di richiami che non si riescono a scindere individuandone uno preciso. Oltre alla sperimentazione musicale, in questo album si ritrova una scrittura, a tratti, ermetica, propria della ricerca profonda dei significati più profondi dietro ai gesti elementari e, spesso, scontati, ma che restituiscono alla società il senso più umano.
In Anche solo per un saluto si ritrova tanta bellezza, quella bellezza che si riassume solo in questa parola perché non ha bisogno di significati, ma solo di vicinanza, di ammirazione e di esserne invasi, senza necessariamente comprenderla appieno, dandole un senso universale, cogliendone la poetica interpretativa personale.