Cassio 19 Luglio 1944
2022 - Fenix Music / The Orchard
Aspetta che la notte diventi alba… nel frattempo, se anche tu hai il cuore pesante, pesante d’ogni cosa, prendi la penna e scrivi. Scrivi finché puoi, finché vuoi, fino a quando i fogli bastano e le lacrime si placano e, finalmente, è di nuovo giorno. Respira. Tocca il silenzio, ascoltalo. Chiudi gli occhi e prova ad ascoltare ciò che ti rende debole, ciò che ti causa turbamento. Prova a pronunciare, infine, tutte quelle parole che avresti voluto (o dovuto) dire.
Così Cassio prende la sua penna e scrive. La sua è, certamente, una penna potente, piena di parole forti pronunciate con una certa timidezza.
19 Luglio 1944 è il suo disco cantautorale d’esordio ed è un disco estremo e con “estremo” vorrei intendere più qualcosa che va al di fuori e non il termine ultimo. È estremo nei temi, nella fluidità delle parole e infine nel suono, nelle distorsioni che fanno di 19 Luglio 1944 un disco rumoroso, in pieno stile pop-punk, pieno di pathos, e nel piano che, invece, lo rende intimo.
Cassio con la sua penna e la sua voce va a toccare, delicatamente, temi come la solitudine, il dolore, la ricerca di sé e contemporaneamente la perdita di sé stessi e lo fa costruendo un impianto sonoro vario che va da sezioni ritmiche di piano, chitarre, distorsioni (Nonna) e rumori (Nerodita).
19 Luglio 1944 è un disco semplice, lineare e libero; la voce di Cassio è gentile e disarmata, malinconica, ma consapevole. Consapevole del messaggio che vuol dare, consapevole di questi tempi e consapevole della musica che salva le vite. Speriamo sia soltanto l’inizio.
Così Cassio prende la sua penna e scrive. La sua è, certamente, una penna potente, piena di parole forti pronunciate con una certa timidezza.
19 Luglio 1944 è il suo disco cantautorale d’esordio ed è un disco estremo e con “estremo” vorrei intendere più qualcosa che va al di fuori e non il termine ultimo. È estremo nei temi, nella fluidità delle parole e infine nel suono, nelle distorsioni che fanno di 19 Luglio 1944 un disco rumoroso, in pieno stile pop-punk, pieno di pathos, e nel piano che, invece, lo rende intimo.
Cassio con la sua penna e la sua voce va a toccare, delicatamente, temi come la solitudine, il dolore, la ricerca di sé e contemporaneamente la perdita di sé stessi e lo fa costruendo un impianto sonoro vario che va da sezioni ritmiche di piano, chitarre, distorsioni (Nonna) e rumori (Nerodita).
19 Luglio 1944 è un disco semplice, lineare e libero; la voce di Cassio è gentile e disarmata, malinconica, ma consapevole. Consapevole del messaggio che vuol dare, consapevole di questi tempi e consapevole della musica che salva le vite. Speriamo sia soltanto l’inizio.
