Carrie Rodriguez + The Sacred Hearts Lola
2016 - Appaloosa Records / IRD
#Carrie Rodriguez + The Sacred Hearts#Americana#Roots #Raul Malo #Bill Frisell #Luke Jacobs #Eva Garza #David Rodriguez #Vicktor Krauss #David Pilkingham #Chip Taylor #Max Baca
Un disco dove vengono sviscerate le radici norteñe che scorrono nelle vene di Carrie Luz Rodriguez. Un disco, Lola, che ha il profumo della rugiada e la magia sapida di un baule dei ricordi in soffitta nel quale scoprire meraviglie, polvere di stelle e sogni vibranti che riconquistano radiazione luminosa, ma ha anche i piedi ben saldi sui giorni contemporanei e affronta suoni colti ed eruditi. La crescita nella sua carriera di musicista avviene all’inizio del nuovo secolo quando prende avvio la cooperazione con Chip Taylor, una collaborazione che ha portato alla realizzazione di una manciata di dischi di buon spessore (per esempio l’ottimo Red Dog Tracks o gli encomiabili Let’s Leave This Town e Trouble Whith Humans) e tour in giro per il mondo; una palestra e scuola d’arte che ne hanno rafforzato e affinato le qualità compositive e incrementato contatti e collaborazioni con musicisti di spessore che ritroviamo poi presenti nei suoi dischi. Una discografia, la sua, davvero interessante e di buona qualità (il soddisfacente Give Me All You Got, il buon Love And Circumstance, i gradevoli Seven Angels On A Bicycle e She Ain’t Me e un paio di live).
Come abbiamo detto poc’anzi in Lola la Rodriguez unisce radici mexicane, folk-rock, spanglish, per l’obiettivo Carrie chiama a sé amici musicisti di grande spessore come David Pilkingham (guitars, A. Escovedo band), Vicktor Krauss (contrabass) e Bill Frisell (guitars), Brannen Temple (drums), il compagno/marito Luke Jacobs (guitars & vocals) e la produzione è affidata a Lee Townsend (già in regia con Frisell); quindi una band e suoni di prima qualità. Nel brano che apre il cd, Perfidia, languide melodie in gran spolvero e il cameo della presenza di Raul Malo alle armonie vocali; tra i brani (tutti soddisfacenti) che più mi hanno sedotto potrei indicare le oniriche atmosfere bluesy - mex di La Ultima Vez, una song che ti cattura e ti rapisce trasportandoti in un caleidoscopio di chiaro scuri acquerellati e la gradevole Llano Estacado con una struttura strumentale particolarmente architettata. Che dire di Que Manera De Perder? un bel duetto vocale con Luke Jacobs imperniato all’interno di un’espressione musicale di grande incanto. Frio De Alma, un piccolo capolavoro di sentimento e commovente romanticismo. Il rock nuvoloso e il violino killer di “Z”, le dolcezze di West Side; l’ardente passione di un cuore che freme in Noche De Ronda… ma anche I Dreamed I Was Lola Beltràn e la vaporosa Caricias sono tracks feconde di fascino.
Si No Te Vas –instrumental: struggente versione di grande bellezza, quattro minuti e mezzo che dipingono una notte di stelle che ti rapisce l’anima mentre la successiva versione cantata ci porta sulle rive del Rio Grande e ci da la presenza di un veterano come Max Baca al bajo sexto; romanticismo a quattro stelle a suggellare un disco che recupera le radici e travalica i tempi e le stagioni conservando una personalità inestinguibile