Carlo Ozzella & Barbablues Il lato sbagliato della strada
2014 - Avakian Productions
L’ho scoperto anche io da poco e vi invito caldamente ad ascoltarlo molto rapidamente.
Carlo Ozzella, nato nel 1981, milanese, rimane folgorato dalla partecipazione di Bruce Springsteen al Festival di Sanremo del 1996 e si avvicina così alla musica rock del Boss e dei cantautori americani, ma anche alla canzone d’autore italiana (De Gregori, Guccini, De Andrè) con i suoi riferimenti letterari, ai primi grandi artisti del rock’n’roll, alla musica irlandese.
Inizia cosi un lungo percorso musicale che con un’intensa attività live lo porta a suonare in diverse band tra cui la tribute band The 57th Street band, e a realizzare insieme ai Barbablues questo disco d’esordio.
I brani sono tredici, tutti scritti da Ozzella, con una particolarità visto che 9 brani sono cantati in italiano e 4 brani in inglese.
E’ molto forte l’influenza del Boss, tanto che probabilmente questo è il disco più Springsteeniano uscito in Italia negli ultimi anni. Sarebbe tuttavia limitativo etichettarlo solo in questo modo, ci sono infatti anche forti influenze della migliore canzone (rock) d’autore, con testi freschi, diretti, malinconici, ricchi di rabbia, ma anche di speranza, ad impreziosire questo lavoro dove tutti i brani sono di ottimo livello e con 3-4 piccoli capolavori.
Dei quattro brani cantati in inglese sono da segnalare in particolare Full grace, dove piano e sax cesellano un brano ricco di passione che sembra uscito da un disco del Boss o affini, e Weary proud deliziosa ballata con profumi irlandesi e richiami alle ultime incisioni di Bap Kennedy. Anche Through the storm, brano trascinante con uno scatenato sax, e Disillusion town, con i suoi riff chitarristici, sono brani di buon spessore.
La vera sorpresa sono i brani cantati in italiano, con influenze dei Gang, dei Rocking Chairs/Graziano Romani, di Miami & The Groovers e del primo Massimo Priviero, ed è proprio qui che troviamo i 3-4 piccoli capolavori.
L’inizio è alla grande con La tua ultima occasione, rock potente, epico, con splendidi riff chitarristici, Notturno brano decisamente da brividi, toccante, lento, poetico, emozionante, che ha colpito anche un grande come Massimo Priviero che ha voluto fare con Ozzella un video dove i due si alternano al canto.
Il vento quando passa, molto personale con il poetico e doloroso ricordo della morte di un amico molto caro con un malinconico sax, la title track Il lato sbagliato della strada, lenta ballata nella migliore tradizioni dei grandi songwriters americani, uno di quei brani che ti entrano subito nell’anima, e Al momento della resa, ballata dai sapori irlandesi con un potente violino, sono altri pezzi decisamente di ottimo livello.
Questo eccellente esordio ci lascia ben sperare per il futuro anche se certamente andrà fatta una scelta tra il cantato in italiano (in questo caso il mio preferito) e quello in inglese.
Disco brillante, onesto, godibilissimo, suonato molto bene da tutta la band, con una particolare citazione per Claudio Lauria al sax e Stefano Gilardoni al pianoforte, organo Hammond e violino, che con i loro assoli e duetti arricchiscono notevolmente le belle canzoni scritte da Ozzella, regalandoci momenti di grande musica.
Fortemente consigliato a chi ama la buona musica, il rock genuino fatto con sangue, sudore, lacrime e la canzone d’autore .
La scena “americana” italiana si arricchisce di un nuovo grande protagonista .
Non fatevi scappare questa gemma nascosta, non sarà facile toglierla dal vostro lettore CD.