Blues Traveler Traveler`s Blues
2021 - Round Hill Records
Penso siano le parole giuste per descrivere il mood che si respira in questo bel disco ricco di solfuree atmosfere virate al blues. E non solo per il ricco parterre di ospiti dai nomi altisonanti (sempre per chi di musica ne mastichi con curiosità), ma anche perchè la band formata da John Popper (voce, armonica), il già citato Chan Kinchla (chitarra), Tad Kinchla (basso), Ben Wilson (tastiere) e Brendan Hill (batteria), è un combo affiatatissimo e rodato da oltre tre lustri di live show e produzioni discografiche. Non bastasse questo va sottolineato come i Blues Traveler abbiano spesso soddisfatto le attese dei fan quanrto quelle di nuovi occasionali ascoltatori, con prodotti sempre ben fatti e piacevolissimi da ascoltare.
Ma questo nuovissimo album, ottimamente prodotto da Matt Rowlings, ha qualcosa in più che lo fa apprezzare, ed è l'anima emerge e che si respira nell'ascolto dei pezzi. Si inizia con l'armonica furiosa di John Popper che contraddistingue Funky Bitch, per poi proseguire con la splendida You Got Me Runnin' di Jimmy Reed (con ospite alla voce Crystal Bowersox) con armonica e piano impegnati ad intrecciarsi fra loro. Sittin' On Top of the World dei The Mississippi Sheiks, vede il (musicalmente) gigantesco Warren Haynes dettare i tempi con Popper complice sornione. "È una vecchia canzone blues, ma ci abbiamo portato un'atmosfera da jam moderna. Conosciamo Warren dal 1990, quando abbiamo aperto per gli Allman Brothers. Abbiamo suonato con lui in vari modi per tre decenni. È un musicista incredibile e un ragazzo meraviglioso. È bello che stiamo ancora suonando insieme dopo tutti questi anni". (John Popper)
E che dire di Crazy che si arricchisce della voce, a mio avviso troppo pulita, di Rita Wilson ma che vede l'ingresso sontuoso di John Scofield a definire il pezzo. Roadhouse Blues è una sorta di ruvido tributo ai Doors, pronto ad incendiarsi da un momento all'altro. Need Your Love So Bad, originariamente resa famosa da Little Willie John, porta la band in territori Soul Blues diversi anche grazie alla presenza di The War & Treaty , mentre Trouble in Mind vede il grandissimo Keb' Mo' (una canzone che risale agli inizi degli anni '20, si chiude con un incendiario duetto intriso di Soul. Call Me The Breeze (J.J.Cale), è sempre una delizia, ma è piuttosto "normale". Ball and Chain mette in mostra l'astro nascente del Rock Blues americano, ovvero Christome "Kingfish" Ingram del quale vi ha recemente parlato Leandro Diana.
Un disco che riconcilia con la buona musica. Non poco di questi tempi.