Lagrimas Mexicanas<small></small>
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Bill Frisell & Vinicius Cantuaria Lagrimas Mexicanas

2011 - Naive

09/01/2012 di Paolo Ronchetti

#Bill Frisell & Vinicius Cantuaria#World#World

  Collaboratori di lungo corso - colpevole il brasiliano-newyorkese Arto Lindsay che li chiamò, nel 1996, per il suo bellissimo O Corpo Sutil - finalmente il bostoniano Bill Frisell (musicista che ha impresso, dagli anni ’80, un nuovo stile nel chitarrismo non solo jazz) e il brasiliano Vinicius Cantuaria (il primo alla chitarra elettrica e loops; il secondo alla chitarra classica, voce e percussioni), entrambi di casa a New York da decenni, approdano ad un album in duo. Altre ottime prove di collaborazione si erano poi avute negli anni con i bei Tucuma (1999), Vinicius (2001) e Samba Carioca (2010) a firma del brasiliano e nel pregevole The Intercontineltals, questa volta ad opera di Frisell, nel 2003.

  Personalmente adoro questi musicisti e molte erano le aspettative riguardo a questo Lagrimas Mexicanas firmato in coppia. Il tentativo era di esplorare i colori latini di New York ma purtroppo il disco non riesce a decollare come dovrebbe. Intendiamoci Lagrimas è tutto tranne che un brutto album! È sempre gradevole e con, sovente, qualche spunto…solo non ha magia. L’apertura di Mi Declaratiòn colpisce così come la ritmata ipnotica e piena di invenzioni title track, ma tutto il resto dell’album scorre (troppo) tranquillo senza particolari palpiti, senza visioni o aperture. Certo gli intrecci chitarristici sono sempre di prima grandezza, come ad esempio nella parte strumentale di Calle7 o nella simpatica Cafezinho.

  Altre volte, come in La Curva o in Lagrimas De Amor, la melodia è forse un po’ troppo furbetta ma sempre la classe dei due salva il risultato. Ecco si potrebbe dire che questo è esattamente un disco di classe con tutti i pregi e difetti del caso. Rimane da segnalare la semplice efficacia di Briga De Namorados e lo swing del bozzetto conclusivo di Forinfas. Veramente simpatica la colorata e latina copertina e, come sempre, ordinata e pulita la produzione di Lee Townsend. Alla fine, nonostante non si sia davanti ad un album epocale, non so quasi spiegarmi il perché ma si rimane comunque a sperare in un secondo capitolo.

Track List

  • Mi decalaraciòn
  • Calle 7
  • La curva
  • Làgrimas mexicanas
  • Làgrimas de amor
  • Cafezinho
  • El camino
  • Aquela Mulher
  • Briga de namorados
  • Forinfas