Biagio Marino - Zeno De Rossi Break Seal Gently
2022 - Fonterossa
Break Seal Gently è un’opera che si muove tra jazz e avanguardia, in un caleidoscopio sonoro che riporta a certi esperimenti del chitarrismo post-rock anni ’90 (Young, Toral, O’Rourke, Branca…) con una miglior dote in termini di libera ma coerente improvvisazione.
Come sempre un progetto in duo pone ardue sfide in termini di completezza sintattica, richiedendo agli artisti una versatilità sui fronti melodico / armonico / ritmico / timbrico, dote che in questo caso risulta ampiamente confermata.
Il brano di esordio offre un panorama completo della palette tecnico – estetica adottata dagli artisti. Approccio accordale con svisate distorte e cenni di finger-picking, drumming sparso e quasi melodico, strutture aperte basate su semplici riff ipnotici reiterati e modulati verso arie vagamente latineggianti. Un effetto affascinante, in equilibrio tra modernità e linguaggio popolare, giocato su di una base modale ed esasperato con verve psicotica nella conclusione.
Le melodie sono costruite nei tocchi verticali piuttosto che nelle linee orizzontali con un effetto che all’ascolto risulta corposo non tanto per la dinamica, giocata tra il piano e il poco forte, quanto per la timbrica graffiante e la sovrapposizione dei suoni.
In alcuni momenti, come nella parte centrale della title track o in Porta Ruana, vengono alla mente episodi alla Robert Fripp o alla David Grubbs per via di echi progr e dell’inusuale apertura armonica.
Il gioco tra effetti, uso eterodosso degli strumenti e ricerca del suono funziona bene; mai estenuante (anche per via dell’intelligente ridotta durata del disco) tiene l’ascoltatore incollato ai brani grazie all’imprevedibilità dei passaggi.
Particolarmente adatto a chi gradisce approcci obliqui e non scontati, con un giusto equilibrio tra avant e impro. Certamente lontano dagli scontati 4/4 con base I-IV-V.
A parere di chi scrive un gran bel lavoro.