Ben Harper Wide Open Light
2023 - Chrysalis Records
“C'è stato un tempo in cui gli album non avevano bisogno di una storia o di una narrazione continua. Quando le canzoni bastavano: sono entusiasta di ritornare a ciò".
Parola di Ben Harper, letteralmente entusiasta di tornare a un disco entusiasmante, composto di piccole storie minime, legate una all'altra. Secondo il cantautore e musicista dell'Ontario, Wide Open Light, il suo diciassettesimo album in studio, dall'approccio acustico minimalista, intende sollevare più di una meditazione sull'amore, la perdita e il desiderio, ogni canzone collegata in qualche modo alla successiva, in un percorso attraverso relazioni interrotte.
Dall'iniziale Heart and Crown, suonata con un'attitudine spiccatamente blues, alla conclusiva Thank You Pat Brayer, il disco propone le riflessioni di un essere umano di mezza età, che cerca di comprendere quella fase della vita. La grandezza e l'unicità di Harper consistono proprio in questo: la forza emana un potere silenzioso e brillante, che è riconoscibile e reale, nel segno di un percorsocoerente, pur nella varietà della sua ricerca, e dimostra quanto la sua saggezza sia cresciuta da quando l'abbiamo ascoltato per la prima volta.
Brani in punta di chitarra e voce - sempre più espressiva e coinvolgente - si alternano a canzoni come Trying Not To Fall In Love With You, voce e piano, che ricorda il miglior Randy Newman, o il primo Tom Waits, ma tutti recano un respiro profondo, intimo, che cerca orecchie e cuori pronti ad accoglierlo. E i testi vanno di pari passo con l'atmosfera che la musica intende creare: si ascolti con attenzione la splendida title track, in cui la voce di Harper, sottolineata da una chitarra dai tocchi spagnoleggianti e da backing vocals suggestive, opera anche di Piers Faccini, canta parole come "If tomorrow starts today /We'd best be on our way/ There's no time to waste / Only you'll restore my faith / Mistakes I am destined to repeat 'til I get them right/ Walk with me into the wide open light".
Disco solitario, da ascoltare in solitudine: non ci inganniamo dal duetto con Jack Johnson in Yard Sale o con Shelby Lynne in 8 Minutes; in tutto il lavoro è Harper il vero protagonista, e ci invita nel suo mondo, non aspettandosi altro da noi che un applauso, come al termine di Giving Ghosts.
Disco destinato ad accompagnarci nell'imminenza dell'autunno, per una corroborante pausa di raccoglimento, di riflessione e riepilogo riguardo al nostro ieri, all'oggi e anche a come saremo domani.