Bea Zanin A Torino come va
2016 - Libellula Music
Si inizia da Plaza Victoire, dall’arrangiamento misterioso e soffuso, che, senza particolari sobbalzi, introduce all’ascoltatore la prima parte del disco, intitolata “De urbe/de universitate”. Se ti annoi è colpa tua, invece, racconta del rapporto di un giovane medio con i social network e con la socialità più in generale. L’elettronica in questo pezzo pervade l’arrangiamento scanzonato e leggero che sostiene una melodia pop da ballare. Le atmosfere si fanno più nostalgiche nella seconda parte, intitolata “Ottimista mal ciapà”. In Ho nostalgia l’elettronica si sposa con una presenza importante di archi dando vita ad un arrangiamento molto interessante. Le distorsioni vocali giocano un ruolo fondamentale nell’economia del brano, che risulta essere il migliore del disco. La terza ed ultima parte del lavoro, “Musii o l’amore”, si apre con Mistery Boy, pezzo vicino alla dance. Lo stesso mood viene mantenuto fino alla fine dell’album, con un crescendo di synth negli arrangiamenti.
La voce della Zanin è pulita, fresca, forse a volte un po’ troppo ovattata e distaccata ma adatta alle atmosfere elettroniche del disco. In Ci conoscevamo già si fa sussurrata e si arricchisce di venature oscure, che rispondono all’atmosfera più cupa della canzone.
A Torino come va è un disco nato dalla voglia di giocare con i suoni, di sperimentare con le strutture dei pezzi. Ad esempio Easy Summer, una versione asciugata nel suono di un brano synth pop degli anni ottanta, lentamente sul finale diventa una versione acustica di se stesso, come se qualcuno lo stesse suonando sulla spiaggia in compagnia di amici di fronte ad un fuoco acceso, o ancora nel brano I limiti, la strumentazione elettronica sembra ricalcare stilemi quasi arabeggianti. Tuttavia, nonostante queste trovate Bea Zanin sembra non voler sacrificare l’accessibilità delle sue composizioni: tutti i pezzi sono estremamente orecchiabili e ballabili, difficilmente definibili unicamente come musica sperimentale, bensì come un elettropop d’autore gradevole ed immediato.