HABITAT<small></small>
Emergenti • Alternative • elettronica, experimental-noise

BBIIAANNCCOO HABITAT

2023 - TENREC

20/11/2023 di Luca Di Pinto

#BBIIAANNCCOO#Emergenti#Alternative #experimental-noise #field recordings #electronica

Da sinapsi letterarie nasce l’EP HABITAT di BBIIAANNCCOO, progetto in proprio di Davide Bianchera, per l’infatuazione dovuta in primis a tre grandi componimenti narrativi: La parete di Marlen Haushofer, Correzione di Thomas Bernhard e Minotauro di Friedrich Durrenmatt. A far specie è il cono in copertina, a cura di Alberto Rivera, di essenza fine, algida e minimale (non molto distante, per impatto visual, dall’elegante e iridata calligrafia artistica di Andrés Reisinger), però a conti fatti illusorio candore che fa il paio col ricettacolo di fragilità da Bernhard descritto.

Da Minotauro potrà invece desumersi, nella piece d’apertura, il riferimento alla “prigione di vetro” del mitologico immaginario romanzato, al pari anche del cerebrale vortice labirintico in cui migliaia di specchi sgomitano fianco a fianco, esacerbando l’effetto stupore e pazzia, alle prese con lo spinoso caso di identità smarrita (o forse mai persa perché mai “avuta”).

VETRO dispiega le ali e va in trasvolata, slalom contorto fra dardi mordaci (presto a dirsi di un Jefre-Cantu Ledesma) e rumorismi pregiati (quasi a sfiorare Remembranza di Murcof). Si immola altresì a dolori e lesioni, e quell’odor di fralezza attrae droni spettrali che si incuneano e lì fanno irruzione (un richiamo assai caro a Troum & Raison d’Etre, di proprio pugno a siglare De Aeris In Sublunaria Influxu).

Pur se afflitto e irrequieto, VETRO è lineare ed esteso, ma in un lampo è già falla e soccombe, si scolla e collassa in crepe stridenti (LABIRINTO), buco nero che confuta e interroga ogni sorta di fisica legge, parapiglia di cocci che offre il fianco a dirompente ferocia (Roly Porter d’annata). Indisturbati e alienati, echi di spiriti estrudono lagne e missive occulte, e crepitii in retroguardia avvinghiati a sfruculiare il terreno fertile di sedimenti angosciosi.

È un’ecatombe che strepita e cigola, in cui CONO, chiosando, simboleggia un EP “fermo” e stentoreo, sguazzando nella livida bruma. Caracolla avanzando, su più profonde frequenze, verso il vuoto massiccio e fra turbolenze assillanti. 

Track List

  • VETRO
  • LABIRINTO
  • CONO