BBIIAANNCCOO HABITAT
2023 - TENREC
#BBIIAANNCCOO#Emergenti#Alternative #experimental-noise #field recordings #electronica
Da Minotauro potrà invece desumersi, nella piece d’apertura, il riferimento alla “prigione di vetro” del mitologico immaginario romanzato, al pari anche del cerebrale vortice labirintico in cui migliaia di specchi sgomitano fianco a fianco, esacerbando l’effetto stupore e pazzia, alle prese con lo spinoso caso di identità smarrita (o forse mai persa perché mai “avuta”).
VETRO dispiega le ali e va in trasvolata, slalom contorto fra dardi mordaci (presto a dirsi di un Jefre-Cantu Ledesma) e rumorismi pregiati (quasi a sfiorare Remembranza di Murcof). Si immola altresì a dolori e lesioni, e quell’odor di fralezza attrae droni spettrali che si incuneano e lì fanno irruzione (un richiamo assai caro a Troum & Raison d’Etre, di proprio pugno a siglare De Aeris In Sublunaria Influxu).
Pur se afflitto e irrequieto, VETRO è lineare ed esteso, ma in un lampo è già falla e soccombe, si scolla e collassa in crepe stridenti (LABIRINTO), buco nero che confuta e interroga ogni sorta di fisica legge, parapiglia di cocci che offre il fianco a dirompente ferocia (Roly Porter d’annata). Indisturbati e alienati, echi di spiriti estrudono lagne e missive occulte, e crepitii in retroguardia avvinghiati a sfruculiare il terreno fertile di sedimenti angosciosi.
È un’ecatombe che strepita e cigola, in cui CONO, chiosando, simboleggia un EP “fermo” e stentoreo, sguazzando nella livida bruma. Caracolla avanzando, su più profonde frequenze, verso il vuoto massiccio e fra turbolenze assillanti.