Barracca Republic Terra Seura
2023 - Soundinside Recrords
Il disco parla di fratellanza, legame con le proprie origini ed anche di lotta contro un sistema che vuole opprimere le diversità, come introduce la prima canzone dell’album, Canterò Part I. L’opera poi si dirige su due brani in cui l’elemento cardine è il fuoco: Vruscia Rareca trae ispirazione dalla cerimonia della “focara”, in cui il fuoco purifica lo spirito, lo illumina e scaccia il male che lo circonda. In Ammore, invece, raggiunge la concezione del calore di un uomo che dedica con ardore e passione pensieri alla donna amata. Nella melodia di questa canzone c’è una forte componente funky abbinata al roots.
Si passa poi a un altro elemento naturale: dal fuoco si giunge al Vento, che diviene simbolo della continua mutevolezza della vita e la canzone è un’ode alla natura come cura contro ogni paura. Preghiera dal Sud, a cui ha collaborato Marcello Coleman, è un richiamo per chi vive ormai lontano dal Cilento; nonostante la distanza, non ci si può mai dimenticare delle proprie origini. Queste ultime spiccano in Danza, brano in cui il ballo è veicolo di purificazione, in grado di far fuggire il male e permette alle persone di incontrarsi, l’odio per il diverso crolla e il senso d’umanità resiste.
Il disco assume una forma militante, perché da Seculi ammucciati ci si scaglia contro un sistema disonesto che sfrutta ed opprime i poveri, ma che invita i contadini a ribellarsi all’ignoranza ed ai soprusi padronali. Emerge anche il ricordo degli anziani di paese e dei loro racconti, dopo una vita passata a sacrificarsi nei campi. No Cry è un brano riflessivo, che parla di fratellanza tra i popoli, invitando l’ascoltatore ad avere sempre speranza e un forte senso di comunità. A inizio canzone c’è una visione mistica: le prime parole rimandano a una scalata di una montagna in notturna, facendo scorgere tra le note una forte componente nostalgica. La lotta a un sistema malato continua in Politic Crime: le bruttezze dell’essere umano moderno vengono messe in mostra in tutta la loro spietatezza e si lancia un grido per riscattare l’anima dall’insensibilità in cui è precipitata.
Ritornano ancora l’odio, la menzogna e la vittoria contro ogni male in Canterò Part II, che chiude il disco, ma emerge anche il senso di attaccamento alle proprie origini e il dialetto diviene simbolo di legame con la propria terra, tanto da descriverne addirittura il paesaggio.
Terra Seura è un richiamo reggae all’importanza di avere delle origini, un’ode alle terre del Cilento e un grido di protesta contro chi opprime, sfrutta e discrimina le persone meno fortunate. Il sottofondo musicale creato dai Barracca Republic è un veicolo di incontro tra la tradizione e la modernità, entrambe viste e sviscerate da un occhio attento e sensibile alla realtà e a tutti i cambiamenti che la compongono.