Barachetti / Ruggeri WHITE OUT
2016 - Ribéss Records / Dreamingorilla Records / Audioglobe
Da una parte, Luca Barachetti (ex Bancale), classe ’83, parte vocale e testuale del progetto; dall’altra, Enrico Ruggeri (ex Hogwash), classe ’69, artigiano musicale che trama ritmiche e suoni. Un incontro d’espressioni concettuali differenti che ha portato alla realizzazione del disco in questione: White out è un concept, un viaggio musicale che interpreta il male di testa come manifestazione indissolubile del declino dell’Occidente, un declino etico ed esistenziale.
Tre anni passati a confrontarsi e comporre le dodici “non canzoni” del disco, composizioni martellanti, dilatate nel tempo e nello spazio. Una discesa sonora nell’avant-noise e il post rock più contorto, in cui vengono delineate causa ed effetto di questo mal di testa, e che trovano verso la fine anche la cura analgesica.
Un disco non facile, dai contenuti insoliti e che si presenta singolare e atipico, dove Baracchetti sorprende e incuriosisce con il suo modo di cantare, cimentandosi in una cantilena al limite del lo-fi, a tratti ossessiva e ipnotica, che fa da contrappeso ad un Ruggeri impegnato a ricamarne contorte melodie avvalendosi di strumenti fuori dall’ordinario: casio sk1, korg ms10, arpa eolica percossa, oscillatore bad vibes e basso cort con ventilatore, solo per citar0ne alcuni.
Composizioni come frammenti dello stesso puzzle e che vivono della continua tensione creata da rumori di fondo, micropulsazioni sonore che avvolgono l’ascoltatore delineandone la particolarità testuale, a tratti, poetica e visionaria. Dove, metaforicamente parlando, emergono canzoni come Pulsa a rimarcare il Dolore bianco iniziale, passando per i brani White out (ninna nanna acufene) e Panda psichico e i rimedi analgesici San Sebastiano, Cretto del vero e Uomo scritturato.
Un disco non per tutti, ovvio, ma che piacerà molto agli amanti del genere.