Fuori orario<small></small>
• Italiana, Patchanka

BandabardÓ Fuori orario

2006 - On the Road Music Factory

18/10/2006 di Maurizio Pratelli

#BandabardÓ #Italiana #Patchanka

Da tre settimane al primo posto nella nuova classifica Pmi/Nielsen delle etichette indipendenti, da tre settimane nella top ten generale. Un dato che pur interpretabile in modi diversi, sottolinea indiscutibilmente almeno un fatto: la cresciuta popolarità della Bandabardò.
Nonostante i due dischi precedenti non siano stati esattamente esaltanti, la band di Erriquez continua a rappresentare un fenomeno unico nel panorama italiano, soprattutto in chiave live, la dimensione che meglio li rappresenta. Come dimostra anche la loro discografica, dove “Se mi rilasso... collasso” rimane l’album più importante, quello che spiega le ragioni del fenomeno.
Questo nuovo doppio album, invece, raccoglie e festeggia, in perfetto orario (a dispetto del titolo), la summa creativa del gruppo, a dieci anni da quel “Circo Mangione” con cui debuttarono nel 1996: “Uomini celesti”, “W Fernandez”, “Sogni grandiosi”, erano le prime tre canzoni di quel disco che ritroviamo tutte in questa sorta di anomalo greatest hits.
Anomalo perchè i due cd (al prezzo di uno) sono divisi in quattro sezioni. La prima contiene quattro brani inediti, che non aggiungono molto a quanto già sentito finora, fatta forse eccezione per una simpatica “Bobo Merenda” di Enzo Jannacci. Nella seconda parte del primo disco, è contenuto il vero e proprio “best of”. E qui, se non arrivasse il secondo dischetto a mettere tutti d’accordo, si potrebbe discutere a lungo sul fatto che le canzoni contenute siano davvero le migliori.
La cosiddetta sezione acustica, è frutto di una registrazione live al Forum Village e regala una Banbabardò in versione naked, con un suono acustico che paga in solarità un maggior equilibrio sonoro.
Tanto che, piaccia o meno, la parte più interessante arriva ancora una volta dai brani raccolti in un vero e proprio concerto. Niente a che vedere con “Se mi rilasso... collasso” che, come accennato in premessa, continua a rappresentare il momento migliore della loro carriera.
Alla fine ci si trova tra le mani un lavoro con una gran bella confezione e un contenuto un po’ dispersivo, che non riesce a fissare, come gli ultimi live un pò “caciaroni” le qualità migliori della band. Musicalmente è forse ora di fare due umili passi indietro. O tre decisi in avanti.
Succederà? Noi, come l’estate, aspettiamo pazienti.

Track List

  • Cd doppio