Il disco inizia con la title track O’ Mbruoglio, che introduce il concept del disco, ovvero la suggestione del vento e della sua possibilità di diffondere la musica per il mondo e di permettere a essa di essere un veicolo di pace, fratellanza e un grido contro la guerra. Nella musica c’è un forte richiamo sia a quella tradizionale napoletana, sia a nuovi approcci, più vicini a sonorità legate all’elettronica. E ciò si nota in Canzone della Zingara, dove dei suoni che rimandano alla tarantella si miscelano con sonorità elettroniche, spiccano il basso e la sezione ritmica. L’incrocio tra tarantella e suoni contemporanei si rivedono in Tarantella di Mamma Ca Mo’ Ve, brano in cui la ritmica si fa notare ancor di più.
In ‘O Diavolo S’Arrecreia si giunge a parlare di una figura che rappresenta il male, perché il diavolo si presenta soprattutto a chi semina il male e non lascia scampo. D’altro canto, è l’invocazione di Maronna Nera: rivisitazione di un brano di Enzo Avitabile, in cui il richiamo alla Madonna, in una chiave legata alla musica mediterranea, vuole essere un grido d’aiuto per aiutare chiunque stia soffrendo per guerre, carestie e la lontananza dalla propria terra natia.
Nuove sperimentazioni giungono nei prossimi tre brani: Jesce Sole è un brano corale e con atmosfere cariche di solennità, in cui si notano le influenze dovute alla musica elettronica. Javuzu l’Uocchi ricorda, nella sua ritmica, l’uso delle percussioni nei canti dei Nativi Americani. Diverso è lo sfondo musicale di Caruta è na Stella, in cui le sonorità sono più oscure e tendono a unire gli stili della musica popolare napoletana a suoni legati alla new wave.
Il gruppo rivisita un brano del proprio repertorio, Stu Core Mio, approcciandolo con un sound che vede coinvolti strumenti legati alla musica popolare e altri più vicini a quella elettronica; questi ultimi compaiono dopo circa due minuti dall’inizio della canzone. Il disco si chiude con una dedica a Pier Paolo Pasolini e all’ingiustizia che circonda la sua morte; Spurcato ‘e Scuorno è un atto d’accusa a chi ha sporcato il mondo con il suo sangue.
O’ Mbruoglio è un disco che colora la tradizione con nuovi sfondi, più contemporanei e con ritmi e influenze elettroniche. È un forte soffio di vento che innova il passato e lo trasforma, ma è anche un tempestoso grido contro la guerra, le ingiustizie e il dolore che si celano dietro la sofferenza altrui, richiamando il mondo a essere sensibile e ad ascoltare le voci che vengono portate dal vento stesso.