Ana Popovic Trilogy
2016 - ArtisteXclusive Records / IRD
#Ana Popovic#Jazz Blues Black#Soul #bonamassa #popovic #cody dickinson #al kapone
Grazie all’aiuto di suo padre, grande collezionista ed appassionato di blues che le fa conoscere la musica di artisti come Elmore James, Albert Collins, Bukka White, Robert Cray, comincia da giovane a suonare la chitarra e poi con grande impegno e grinta, grazie alla sua bravura e alla sua potente voce, esce presto dai confini nazionali e parte con la sua band alla conquista del mondo musicale internazionale, proponendo un solido rock blues venato di soul e R&B, tenendo moltissimi concerti ogni anno e incidendo i primi dischi, il primo Hometown è del 1998, che ottengono rapidamente positivi giudizi sia di critica che di pubblico, vincendo anche numerosi premi internazionali.
La potente ed espressiva voce, una grande abilità nel suonare la chitarra e la slide, le sue notevoli composizioni, la sua esuberante presenza live e la grande abilità nel miscelare rock, blues, soul e jazz, creano così un mix vincente e di grande interesse in tutto il mondo e la portano anche a far parte, unica donna, della Experience Hendrix, la band che mantiene vivo il ricordo del grande chitarrista in regolari tour in giro per il mondo.
Anche questo nuovo album, Trilogy, il suo ottavo solista in studio, è qualcosa di singolare, un triplo cd con 23 brani che in realtà sono tre nuovi distinti album, una sorta di viaggio per capire i differenti lati musicali della versatile e poliedrica artista.
Ana Popovic ha infatti progettato e confezionato un lavoro che affronta tre momenti della giornata.
Nel primo disco, Morning, affronta il risveglio con nove brani in stile funk e soul, pura energia per iniziare al meglio la giornata, nel secondo disco, Mid-Day, ritorna al suo più tradizionale rock-blues per continuare con brio, e nel terzo, Midnight, chiude la giornata con morbide atmosfere jazz.
Tre momenti totalmente diversi che affronta anche con tre differenti set di musicisti e con ospiti di diversa estrazione come Joe Bonamassa, Robert Randolph, Cody Dickinson (North Mississippi Allstars) e il rapper Al Kapone.
Il primo brano del primo disco, Love you tonight, è un energico risveglio con i suoi lussureggianti fiati e gli assolo di Ana, Fencewalk è una torrido brano con ritmi funky –disco, mentre Train è una lenta ballata soul-blues, un attimo di quiete dopo i grandi ritmi e l’energia dei brani precedenti, con la suadente voce di Ana ed impreziosita dalla presenza della chitarra di Joe Bonamassa.
Il secondo disco è quello che più si avvicina a quanto viene normalmente fatto da Ana Popovic, un rock blues per le masse con venature soul, totale assenza dei fiati, con una strepitosa You got the love, hendrixiana come non mai, il puro e delicato soul di un brano di Curtis Mayfield, Let’s do it again, che vira con Al Kapone al rap, l’esplosiva e scatenata Who’s yo’ mama, dove esce ancora una volta la grande bravura e velocità alla chitarra di Ana, e Wasted dove atmosfere più sognanti e nervose ci ricordano anche Peter Green e il grande periodo del British Blues.
Chiude il lavoro la parte notturna, più scura, che stacca con gli altri due dischi del lavoro, con fiati di nuovo presenti anche se più morbidi e “sonnolenti” rispetto al primo disco, con il piano sempre in evidenza, poche chitarre, ovattate atmosfere Jazz , brani ricchi di swing, e la voce di Ana che non ti aspetti e che si adatta bene anche a questo genere di brani, a partire dalla cover di un brano di Tom Waits, New coat of paint, mentre sono da segnalare il coraggio, e direi anche la classe, nell’affrontare lo standard di Duke Ellington, In a sentimental mood, e il brillante e frizzante swing di Old country.
“Ogni disco che faccio deve raggiungere i miei standard , che sono alti “ afferma Ana Popovic.
Obbiettivo raggiunto anche con questo nuovo riuscito lavoro, anzi, meglio, con questi tre nuovi riusciti lavori, un progetto che forse non ha precedenti analoghi.
Non male per una bella ragazza che viene anche da un piccola nazione …