Microcosmo<small></small>
Derive • Suoni • Batteria

Alberto Pederneschi Microcosmo

2021 - FMR Records

31/08/2021 di Paolo Ronchetti

#Alberto Pederneschi#Derive#Suoni #Batteria preparata #Solo Drum

Tra i dischi più interessanti di quest’anno per me finirà sicuramente questo Microcosmo album in solo del batterista Alberto Pederneschi. Alberto fa parte di quella (esigua) tribù di musicisti che inseguono l’utopia della libertà con il loro strumento. Musicisti che non si accontentano della natura apparente del loro strumento e continuano a ricercarne possibilità timbriche e compositive attraverso uno studio costante e tendenzialmente infinito. Purtroppo siamo abituati a considerare il suono della batteria come quel suono monolitico e “falso” che la musica mainstream, di qualsiasi genere, ci obbliga ad ascoltare. Suoni spesso triggerati per rispondere a canoni prefissati, all’abitudine dell’orecchio dell’ascoltatore più che a una qualsiasi ricerca di senso con il risultato che, per contrasto, si confondono velocità, apparente complessità e potenza come elementi caratterizzanti la bravura dei musicisti. Pederneschi, che ha anche, certamente, le caratteristiche sopra indicate, sembra però preferire una ricerca più profonda. Una ricerca che parta anche da una batteria preparata, modificata e suonata in maniera studiatamente originale e personale. Ecco allora che i suoni si moltiplicano; quasi fosse una orchestra a suonare e non un solo batterista sulla sua batteria. Le sfumature dei suoni sono letteralmente infinite e vanno di pari passo con le intenzioni degli otto brani. Brani in cui Pederneschi utilizza uno strumento preparato frutto di anni di studio, sperimentazioni e aggiustamenti; brani in cui Pederneschi affina una capacità di scrittura spesso onirica ma sempre molto concreta e precisa; brani in cui nulla è lasciato al “caso” ma tutto ha un sapiente controllo espressivo che sta nel limite tra la scrittura e la libertà.

Tre sono i brani dove la libertà improvvisativa ha il sopravvento: sono i tre brani che hanno “Istant” come prefisso del titolo. Sono i tre brani che seguono l’apertura del disco: quella Sfere Celesti che ci fa entrare in uno spazio siderale infinito che pian piano sembra mettere in comunicazione universi lontanissimi e che si rende più sonoro e concreto nelle tre improvvisazioni successive. Campane, kalimbe, piatti, posaceneri, timpani, oggetti trovati, mani, archetti che costruiscono mappa fisica e geografia sonora (o meglio: mappa sonora e geografia fisica come già sottolineai con il lavoro in solo di un altro batterista libero come Cristiano Calcagnile e come sempre avviene quando si parla di improvvisatori che lavorano con strumenti preparati). Questo disco trova poi una ricchezza unica ascoltato in cuffia grazie alla grande cura messa da Rinaldo Donati (anche entusiasta coproduttore e persona che ha spinto più di chiunque verso la realizzazione di questo Microcosmo)  in fase di registrazione che fa perdonare piccoli rumori ambientali ascoltabili in alcuni momenti di silenzio. Il cercare di ipotizzare l’origine e la natura dei suoni è poi esercizio d’indagine sonora che arricchisce ancora più l’ascolto. Il richiamo della natura e dello spazio è sempre presente e ogni frammento sonoro sembra raccontare sensazioni e luoghi. Il suono che ascoltiamo non è mai pieno e per un Fragments che indaga una precisa linea melodica, spezzandola, modificandola - a volte spostandola di semitoni in semitoni – abbiamo un Infanzie Alterate con il suo dolce carillon su cui la batteria entra fragorosa con un lavoro di contrapposizione sonora fatta di colpi improvvisi portatori di inquietanti presagi.

Ci sono poi le mani che percuotono in Ritual, l’unico brano suonato su una batteria non preparata, e il finale di Origins con la voce di Pederneschi a far da àncora melodica prima di abbandonare il brano verso spazi senza confini che ricordano l’inizio dell’album.

Insomma: Microcosmo di Alberto Pederneschi è un album ricco, pieno di sfumature, creatività e di carica riflessiva. Non per nulla è pubblicato dalla FMR, prestigiosa etichetta britannica specializzata in Jazz e Improvvisazione. In Italia la distribuzione sarà curata dalla IDR e l’album è acquistabile anche presso l’artista stesso.

Track List

  • Sfere Celesti
  • Instant I: Cosmos Voices
  • Instant II: Visioni
  • Instant III: Torbidi Risvegli
  • Fragments
  • Infanzie Alterate (Freud)
  • Ritual
  • Origins