Adriano Viterbini Film O Sound
2015 - Bomba Dischi
Il primo, Goldfoil del 2013 era un gioiello, il secondo, Film O Sound uscito il 23 ottobre scorso , prodotto da Bomba Dishi/Goodfellas, se si puo, è ancora meglio.
L'album vanta la produzione artistica di Marco Fasolo, l'apporto artistico e sonoro di grandissimi musicisti, nonché l'ispirazione rivolta a Ry Cooder. Africa, Sud e Nord America tutte racchiuse in 11 pezzi.
É un album magico ed evocativo già dal titolo: Film o sound ovvero Filmosound è un proiettore portatile a bobine della Bell & Howell degli anni ’40. Viterbini si è avvalso della sua sezione audio valvolare per dare voce alla sua chitarra e contribuire così alla magia del disco che ha una patina vintage.
E' un disco per il 99% strumentale che ha una doppia anima: si divide in pezzi che portano l'ascoltatore lontanissimo, la chitarra di Viterbini e gli strumenti suonati dai grandi musicisti che hanno contribuito al suo lavoro creano altri mondi. L'ascoltatore vi è immerso, in esplorazione e in costante viaggio.
A queste atmosfere si alternano brani dolcissimi, morbidi e sensuali. La sensazione è che il viaggiatore di tanto in tanto si fermi ad assaporare il momento a guardarsi intorno e a vivere delle bellezze che ci circondano. Con aria sognante, magari stingendo la mano della persona che si ama, sorseggiando un bicchiere di vino all'imbrunire.
L'album si apre con un pezzo che rientra nel primo gruppo, la bellissima Tubi Innocenti, realizzata con Fabio Rondanini (CALIBRO 35, Afterhours), qui sono contenute tutte le sonorità Africane e i ritmi tuareg. E' un brano che ti fa subito pensare al viaggio, alla voglia di corree e andare caratterizzato da chitarra e ritmi sostenuti.
Del primo gruppo fanno parte Tunga Magni, di Boubacar Traore, e Nemi, la prima realizzata con Enzo Pietropaoli e Ramon Caraballo (Daniele Silvestri Ufficiale, Bandabardò). Nemi invece parte lentissima e cresce ogni secondo che passa: chiudere gli occhi mentre si ascolta questo brano vuol dire ritrovarsi a immaginare il deserto, le dune che brillano al sole, i disegni provocati dal caldo e i colori di una natura arida. Viaggio, moto a luogo e una costante “fregola” di andare sono le sensazioni che trasmettono pezzi come Welcome Ada realizzata con Bombino e Stefano Tavernese e Bakelite realizzata sempre con Stefano Tavernese, un blues senza fronzoli nudo e puro con una chitarra e un violino “cazzutissimi”.
Del secondo gruppo, sognante e sensuale, abbiamo Malaika con Ramon Caraballo e Stafano Tavernese. Questo brano dolcissimo, già interpretato da artisti quali Harry Belafonte e Miriam Makeba, è la più famosa canzone d’amore keniota il cui titolo in Swahili significa “angelo”. Come dice lo stesso Viterbini la sua Malaika si sviluppa più tra le strade di Cuba e le spiagge di Maui. Abbiamo poi Bring It On Home, di Sam Cook, l'unico brano cantato, che porta la voce di Alberto Ferrari (Verdena), il quale si cimenta in un soul graffiato e raffinato.
Sleepwalk classico di Santo & Johnny realizzata con Enzo Pietropaoli e Ramon Caraballo, Solo Perle sempre con Pietropaoli al contrabbasso e Mondo Slack Key contribuiscono a dare colore a questo gruppo di canzoni che si chiude con l'ultimo pezzo dell'album: Five Hundred Miles. Con questo brano, Adriano saluta l'ascoltatore con dolcezza e malinconia.
É un album che si discosta dal precedente perché ha sì una spina dorsale fortemente blues, ma si apre a sperimentazioni e contaminazioni di tradizioni musicali lontane dalle nostre e con una bella componente folk.
Un disco elegante maturo e fortemente evocativo che racchiude tutto l'amore di Viterbini per la chitarra e tutte le esperienze musicali che l'hanno visto coinvolto negli ultimi anni.
Adriano ce le ha volute regalare tutte insieme in questo unico album che verrà distribuito anche negli Stati Uniti, per l’etichetta Devil Down Records.
Se volete perdervi restando fermi a casa, comprate questo cd.