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Rock Internazionale • Mainstream • pop, r`n`b, soul

Adele 30

2021 - Columbia, Sony Music

08/12/2021 di Arianna Marsico

#Adele#Rock Internazionale#Mainstream

Adele ha un pregio notevole, almeno a parere della scrivente. Pur scrivendo brani dalla struttura essenzialmente pop, nel senso buono del termine, riesce a regalarci canzoni di una estrema sincerità e personalità. Non narra, seppur mirabilmente, ciò che vede succedere ad altri, ma riesce a mettersi a nudo narrando le proprie vicende senza alcun filtro. Se Hello, in 25 (2015) era l’anatomia della fine di una relazione, 30 è l’anatomia di qualcosa di ancora più doloroso, ovvero un divorzio quando ci sono figli di mezzo. Adele stessa non si è nascosta dietro un dito nelle interviste nel dichiarare quale fosse l’argomento del disco: “It’s about divorce, baby, divorce”.

Il primo singolo Easy on me si avvale ancora una volta, dopo la celebre Hello, del regista Xavier Dolan (Mommy) per il video. Un rinnovato sodalizio che ha riempito di gioia il cineasta: “Speravo sinceramente che accadesse. Per me non c’è nulla di più forte di quando degli artisti si ricongiungono dopo anni che sono stati separati. Io sono cambiato. Adele è cambiata. E questa è un’opportunità per celebrare come entrambi ci siamo evoluti, e come entrambi siamo rimasti fedeli ai temi che ci sono più cari. È tutto uguale, ma diverso” L’elegante bianco e nero iniziale esplode nei colori via via che si dipana la confessione dei tentativi fatti per tenere tutto assieme: “You can't deny how hard I have tried/ I changed who I was to put you both first/ But now I give up”.

È l’incipit dell’iniziale Strangers by Nature che però rende appieno quel senso di deserto interiore che Adele deve avere attraversato: “I'll be taking flowers to the cemetery of my heart”. E lo canta con un brano ariosamente classico, soprattutto nel refrain, in cui la voce si muove quasi tra atmosfere da fiaba. Potrebbe essere la colonna sonora di una storia a lieto fine se non si ascoltassero le parole…

Toccante è My Little Love, dedicata al figlio Angelo, del quale compare la voce in alcuni estratti. Adele non si pone come un genitore granitico, non è un approdo inaffondabile. Ammette il dolore per lo smarrimento provocato, ammette di avere ancora tanto da imparare. Un’ammissione di imperfezione che però può essere un regalo dolcissimo.

Atmosfere più soul caratterizzano Cry Your Heart Out, è quasi come se il ritmo scoppiettante invitasse la cantante a sfogarsi per poi riprendere la vita in mano e andare avanti. Anche Oh My God, nonostante la sua ballabilità, racconta questo ondeggiare per rialzarsi.

Si passa tra ballate e r’n’b per arrivare alla conclusiva Love is game, perfettamente simmetrica rispetto all’iniziale Strangers by Nature. L’organo e gli archi portano in alto la voce di Adele, con un contrasto tra effetto anni ’70 e contemporaneità.

La ricchezza vocale e gli ottimi arrangiamenti, abbinati alla profondità del racconto, renderanno certamente 30 un campione di ascolti. Perché comunque con la sua sincerità riuscirà a parlare al cuore di molti, anche tra chi generalmente ha ascolti diversi.

Track List

  • Strangers by Nature
  • Easy on Me
  • My Little Love
  • Cry Your Heart Out
  • Oh My God
  • Can I Get It
  • I Drink Wine
  • All Night Parking (With Erroll Garner) Interlude
  • Woman Like Me
  • Hold On
  • To Be Loved
  • Love Is a Game