Somewhere In Between<small></small>
Americana • Country • Soul

Adam Hood Somewhere In Between

2018 - Southern Song Music

16/08/2019 di Marcello Matranga

#Adam Hood#Americana#Country

Adam Hood  era, almeno per chi scrive, un'emerito sconosciuto. Uno dei tanti segreti custoditi dall'immenso territorio americano. Lui arriva dall'Alabama, ha una discografia molto parca fatta di quattro dischi pubblicati tra il 2002 ed il 2014, oltre a qualche EP. Poi, un giorno, entrando nel negozio abituale dove acquisto i miei dischi, ho sentito le note di quest'album invadere l'aria. Ed è stata subito attrazione. Ho preso il vinile, anche colpito da una copertina molto bella, e così, una volta tornato a casa mi sono immerso nell'ascolto. E devo dire che questo Somewhere In Between ha impiegato pochissimo a diventare uno dei miei ascolti preferiti di quest'ultimo mese. Hood si muove in ambito Country, ma l'influenza corre spesso verso i confini del Soul grazie all'uso dell'organo e agli arrangiamenti che riportano chiaramente a quel sound.

Prodotto da Oran Thornton, Somewhere In Between contiene undici scintillanti esempi di puro Country Soul, Rock, musica americana in maniera totale, canzoni che evidenziano l’ottima capacità di scrittura del nostro, suonate con estrema finezza da un gruppo di sessionmen coi fiocchi, tra i quali spicca il noto chitarrista Pat McLaughlin, già titolare di una carriera in proprio come musicista e songwriter e collaboratore, tra i tanti, di Rosanne Cash, John Prine, Cowboy Jack Clement e Neil Diamond. Le canzoni sono arrangiate con semplicità, due o tre chitarre al massimo, la sezione ritmica sempre presente, e l’organo a tessere trame sullo sfondo: il resto lo fa Adam con la sua bravura interpretativa accompagnandosi ad una band che sprigiona musica screziata di sfumature tra Country Soul e Rock.

Heart Of A Queen apre le danze con una splendida ballata che ha il sapore dei vecchi pezzi di un tempo, aprendo la finestra sul seguito del disco che non lesina certo di soddisfare l'ascoltatore, anche quello più esigente. She Don’t Love Me è vigorasamente elettrica, con Hood che si alterna a  Brent Cobb. Piace molto anche la classicissima Alabama Moon che fonde mirabilmente chitarre elettriche ed acustiche. Molto bella The Weekend, un brano che potrebbe arrivare dal songbook di uno come Southside Johnny o l'ultimo Little Steven. Easy Way è una dolcissima ballad in bilico tra Country e Soul capace di entrare sottopelle e non uscirne più, mentre  Keeping Me Here rimanda  al mai dimenticato Tom Petty,  un pezzo irresistibile, ottimo da ascoltare guidando sulle highways americane, sicuramente tra i più riusciti del lotto. A finire la delicata chiusura di Confederate Rose il cui tessuto musicale è un chiaro rimando a certe atmosfere à la The Band

Un bel lavoro quindi che merita di andare ad impreziosire la vostra collezione. Se invece volete farvi prima un'idea, l'album, come i precedenti del nostro, sono disponibili in rete.

 

Track List

  • Heart of a Queen
  • She Don’t Love Me
  • Alabama Moon
  • Downturn
  • The Weekend
  • Bayou Girl
  • Easy Way
  • Locomotive
  • Keeping Me Here
  • Real Small Town
  • Confederate Rose