Absolute Red A Supposedly Fun Thing We`ll Probably Do Again
2013 - Unhip/Morr
In effetti, un pizzico di Blur ci sarebbe anche, così come Sunday, Bathroom Whistling, dichiarano apertissimi richiami agli Strokes o Arctic Monkeys.
Eppure, tornando indietro attraverso le loro canzoni ai bei tempi dei ’90 , si respira anche una simpatica rivisitazione slow-core di quella scena prodotta dalla Epitaph o dalla Fat Wreck, prendi gli ultimi Lag Wagon, ad esempio, e abbassa i bpm. Quantomeno per le linee vocali. Indie-California ragazzi, che una volta si chiamava hardcore melodico, si sente eccome, altro che Oasis. E riportato con intelligenza ai giorni nostri, adattabile a un pubblico che non sa neanche di che cosa stiamo parlando, oppure, semplicemente, che ha dimenticato certe canzoncine, gli skateboards o le Vans.
Compatti nel look, validi negli arrangiamenti asciutti e leggeri. Interessanti le liriche e i temi trattati che avvalorano l’album. L’omaggio a Montale, l’ispirazione presa da Van Sant, qualche storiella d’amore e di follia. E poi queste estati che finiscono, questa nostalgia. Sembra di tornare al liceo e, oh, chissà perché, ma torna in testa ancora l’America.
I giovani bolognesi suonano con genuinità le loro otto tracce d’esordio, si avvicinano con (molta, troppa) spensieratezza alle band che amano e, pur essendo in buona fede, inciampano un poco sulla riproduzione. Ma, al momento, è probabilmente giusto così. E’ ancora un gioco. Per essere il primo disco autoprodotto, viene comunque fuori la capacità di mettere insieme canzoni discrete che si reggono nell’insieme e che possono crescere e divenire più personali col tempo. Un disco per il buon umore, senza grosse pretese.
Del resto, lo dice anche il titolo: A Supposedly Fun Thing We'll Probably Do Again, più di così.