106 The Rope
2016 - Rivertale Productions
#106#Americana#Rock #Marcello Milanese #Patricia Vonne #Rick Del Castillo #Johnny Reno #Vanessa Del Fierro #Antonio Rigo Righetti #Robby Pellati #Alex Ruiz #Stefano Intellisano
106, come lo chiameremo da ora, aveva delle canzoni pronte ed è entrato in studio con il produttore, a quel punto sono iniziate a sgorgare fluide le idee per The Rope, e quali idee! good vibrations che hanno dato alla luce un album vario, fresco, sorprendente e a tratti persino entusiasmante. Il Nostro oltre ad essere un chitarrista eccellente possiede una voce molto, molto importante, croce e delizia in quanto a cotanto ingombrante dono è indispensabile abbinare canzoni ed arrangiamenti di elevata qualità onde poterlo valorizzare appieno. E così è stato.
Gli arrangiamenti sono vari ed ammalianti per ogni canzone, inoltre la produzione si è avvalsa di un parterre di ospiti di gran pregio, americani ed italiani, che hanno lasciato ognuno il proprio cameo per un melting pot che spazia dal country folk più gotico, al Tex Mex, al folk rock irlandese, sino alla ballata cantautorale, tutti generi "spruzzati" delicatamente qua e là con l’elettronica.
Si parte con una triade di canzoni in grado di stendere anche l’ascoltatore più esigente, infatti, Dark Better è un pezzo scuro scuro, nero come la pece, molto intrigante, tutto basato su theremin (106), hammond (Stefano Intellisano) e la bella voce di Marcello, una ballatona dai sapori gotico morriconiani che potrebbe bene inserirsi a supporto dei titoli di coda di un film di Tarantino. Si passa poi a Back To You, per chi scrive una delle migliori del lavoro, canzone con cui si torna a fine anni ’70, sulla costa orientale USA, un pezzo rock-blu eyed soul a là Southside Johnny in cui, insieme alla ispirata prova vocale di 106, svetta il sax di Jonny Reno. E’ poi la volta della “svelta” title track, che poggia su reminiscenze irish folk rock, energia pura rilasciata dalla voce filtrata di Marcello, dai pregevoli riff chitarristici di Rick Del Castillo e dalle scudisciate ritmiche del duo delle meraviglie Robby Pellati e Rigo Righetti.
Il cielo d’Irlanda si rannuvola e un po’ e si satura di curativa malinconia che viene elargita dalla delicata ballata Galway Weather, un brano decisamente da songwriter di vaglia, ma come si diceva si percepisce in tutto il disco la voglia di cercare e mescolare cose diverse senza però mai perdere la bussola, c’è spazio persino per l’inserto RAP texicano di Vanessa Del Fierro, una felice intuizione che nobilita la bella World On Fire. Più in là una splendida, intensa cover de La Pistola Y El Corazon dei Los Lobos, con tanto di uilleann pipes di Luca Crespi quasi a ricordarci, con Guinness For Breakfast, l'amore di Milanese per l'Irlanda. Notevole Queen Of Hearts (altro brano principe) con la partecipazione vocale di Patricia Vonne. La chiusura con The Last Boat riporta la quiete, chitarra acustica, violino e cello accomodano una voce rilassata per una ballata sognante.
E il blues? dov’è finito? Niente paura c’è e si sente, è come quando metti due gocce di aceto balsamico stravecchio nell’insalata, non lo vedi ma sprigiona ovunque il suo complesso aroma per un retrogusto irresistibile.
Gran bel disco, uno dei migliori in lingua inglese tra quelli usciti in Italia quest’anno. Marcello Milanese (AKA 106) ha intrapreso una nuova strada maestra, vediamo se sarà quella giusta su cui proseguire ma anche quella in grado di controllare la sua irrequietudine artistica, noi nel frattempo facciamo il tifo per lui e segnaliamo The Rope con assoluta convinzione. Obbligatorio.