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Mixite' Torna Mixite', la rassegna jazz che fa il giro del mondo in musica
Psichedelia afro, beat latini, trame dal Medio Oriente, tradizione tuareg e un omaggio a Gil Scott-Heron: torna Mixité, la rassegna jazz che fa il giro del mondo in musica
Apertura venerdì 1 marzo con l’energia dei BCUC – Bantu Continua Uhuru Consciousness: una travolgente esperienza live dal Thokoza Park di Soweto, la township nera di Johannesburg
Due i progetti in prima assoluta sul palco, entrambi firmati Toscana Produzione Musica: Eric Mingus, figlio del leggendario Charles, insieme a Silvia Bolognesi in un tributo a un altro mito della musica, Gil Scott-Heron (28/4), e il contrabbassista Michelangelo Scandroglio con “The iron way”, quattro artisti sul palco per tracciare una connessione musicale tra la Maremma Toscana e Londra (31/5)
Si continua con una carrellata di artiste e artisti da Caracas a Parigi, da Timbuctù a New York passando per Siria, Iran, Niger, Italia. Tra i nomi di punta La Chica, clash sonoro tra l’America Latina e il quartiere multiculturale francese di Belleville (17/3); Naïssam Jalal, flautista franco-siriana tra ritmi ipnotici e rituali (24/3); Tartit, formazione nata in un campo profughi del Burkina Faso capitanata dall’attivista maliana Fadimata Wallet Oumar (23/5); Etran de l’Aïr, band desert blues che dalle strade di Agadez porta in Europa il suo sound raffinato e potente (2/6). E poi la flautista Top Jazz Mariasole De Pascali (26/5); “Soma”, progetto ispirato ai linguaggi musicali di Kurdistan e Persia (7/4); Nadir Trio, con Ares Tavolazzi un viaggio tra le melodie del repertorio arabo-ottomano (14/4)
10 concerti per un’immersione nel sound globale dal Sudafrica al Venezuela, dalla Francia all’Inghilterra, dall’Italia alla Siria fino all’Iran, al Mali, al Niger, agli Stati Uniti. 3/a edizione per Mixité – Suoni e voci di culture antiche e attuali, la rassegna live firmata Toscana Produzione Musica (TPM), centro di produzione musicale con lo sguardo rivolto alle sonorità del mondo presieduto da Paolo Zampini con la direzione artistica di Francesco Mariotti e Maurizio Busìa e il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana e Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Fino a giugno al PARC Performing Arts Research Centre di Firenze (piazzale delle Cascine 4/5/7) un cartellone di appuntamenti tra nomi internazionali e progetti in prima assoluta per esplorare le trame sonore più interessanti da ogni angolo del mondo. Partenza venerdì 1 marzo alle 21.00 con la trascinante energia dei BCUC – Bantu Continua Uhuru Consciousness: dalla township nera di Soweto, a Johannesburg, sette artisti sul palco per trascinare il pubblico in un’esperienza ancestrale e potentissima, tra ritmi rituali innestati di rap, attitudine rock e jazz militante. Basso, percussioni e voci per la formazione segnalata dal guru della musica Gilles Peterson come “miglior concerto mai visto” e vincitrice del prestigioso Womex Artist Award, del 2023, a suggello di una clamorosa stagione di concerti, tra Africa, Europa e America (ingresso 10€, ridotto 7€, prevendite su Ticketone, info: www.toscanaproduzionemusica.it).
Una grande festa nel segno della psichedelia afro per inaugurare una nuova stagione di performance dal vivo. Tra i protagonisti Eric Mingus, figlio del leggendario Charles, insieme a Silvia Bolognesi per un tributo in prima mondiale a un altro mito della musica, Gil Scott-Heron, a cura di TPM (28/4); La Chica, songwriter che mescola abilmente eredità latina e influenze culturali urbane del quartiere di Belleville, a Parigi (17/3); Naïssam Jalal, flautista franco-siriana con un repertorio al crocevia tra musica mistica medio orientale e jazz (24/3); Tartit, formazione tuareg nata in un campo profughi del Burkina Faso e capitanata dall’attivista maliana Fadimata Wallet Oumar (23/5); Etran de l’ Aïr, band desert blues che dalle strade di Agadez porta in Europa il suo sound raffinato e potente (2/6). E poi: ancora una prima firmata Toscana Produzione Musica col contrabbassista già vincitore del Premio Tomorrow’s Jazz Michelangelo Scandroglio alla testa del progetto “The iron way”: quattro musicisti da Italia e Regno Unito per tracciare una connessione tra la Maremma Toscana e Londra (31/5); la flautista Top Jazz Mariasole De Pascali in un solo col respiro di un microcosmo poetico (26/5); “Soma”, collaborazione tra Peppe Frana, Masih Karimi e Ciro Montanari ispirata ai linguaggi sonori di Kurdistan e Persia (7/4); Nadir Trio: Ares Tavolazzi, Elias Nardi e Emanuele Le Pera in un viaggio tra le melodie del repertorio arabo-ottomano (14/4).
Info e prezzi
www.toscanaproduzionemusica.it
info@toscanaproduzionemusica.it