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Estra Il ritorno degli Estra con Gli anni Venti

19/05/2024 di mescalina.it

#Estra#Italiana#Alternative

È un numero importante: 20 sono gli anni di silenzio, 20 sono gli anni protagonisti di questo titolo, di questo nuovo disco che consacra il ritorno sulle scene degli Estra di Giulio “Estremo” Casale, Abe Salvadori, Eddy Bassan e Nicola “Accio” Ghedin. Tornano con un nuovo disco di inediti sostenuto all’unanimità e ben oltre le attese da una campagna di crowdfunding giunta alla straordinaria cifra di 33.000 euro. Si intitola Gli anni Venti, disco dichiaratamente “politico” nel senso alto e romantico del termine, disco di critica sociale assai velenosa e imponente nelle liriche di Giulio Casale, ormai marchio di fabbrica. Gli anni Venti è un disco duro e diretto, ma traboccante di poesia che rappresenta il punto d’incontro dei percorsi individuali dei componenti della storica band trevigiana, pur essendo caratterizzato dall’inconfondibile suono Estra. Co-prodotto assieme a Giovanni Ferrario, l’album è uno specchio dei nostri tempi, caratterizzati da una comunicazione frenetica quanto vuota e dalla progressiva perdita di umanità che essa causa. Un tentativo di recupero di due grandi assenti della nostra civiltà: l’empatia e il senso di direzione.

All’album partecipano come ospiti Marco Paolini e Pierpaolo Capovilla (in qualità di voci recitanti), Giovanni Ferrario e Marco Olivotto.

Dieci sono i brani aperti da un’introduzione. Citando testualmente, gli Estra hanno deciso di non rilasciare una descrizione dei singoli brani perché l’opera è da considerarsi unitaria. Le singole canzoni svelano il proprio significato nel contesto generale. Ciò che viene offerto di seguito è una lista di sottotitoli, che vanno intesi come suggestioni, possibili ambientazioni dei singoli brani, minuscole idee di sceneggiatura in grado di suggerire lo sfondo sul quale il brano opera.

01. [La signora Jones] (-)

02. Fluida Lol (i ragazzi)

03. Gli anni Venti (lo scenario)

04. Che n’è degli umani? (le fatiche)

05. Nessuno come noi (l’esilio)

06. Ti ascolto (infinito futuro presente)

07. Lascio Roma (la fuga tentata)

08. Nel 2026 (sul realismo)

09. Il peggiore (introspezione)

10. Monumenti immaginari (tirando ideali ai muri)

11. Notte poi (il razionamento)