Coro Ispano Americano di Milano Il Coro Ispano Americano presenta ARAWI (Pacha - Sangre - Cutral) il 15 e il 19 novembre a Milano

Il Coro Ispano Americano di Milano presenta

ARAWI (Pacha - Sangre - Cutral) il 15 novembre all'Auditorium Stefano Cerri di via Valvassori Peroni, 56 a Milano alle 20.45. Si replica Martedì 19 Novembre al Cam Garibaldi Falcone e Borsellino, Corso Garibaldi, 27 a Milano alle 21.00. Entrambi gli spettacoli sono a ingresso libero.

ARAWI è un termine quechua che esprime una delle forme più antiche di poesia india in cui vengono celebrati rituali e canti legati alla vita nella sua ciclicità, alle passioni umane (sangre y cutral - sangue ardente) e agli elementi della natura. La musica dei nativi verrà cantata per esprimere la forza e insieme la fragilità di questi popoli così legati alla terra (Pacha Mama), attraverso leggende, credenze popolari, religione, spiritualità, tradizioni, miti. Le loro voci - insieme a quelle di alcuni autorevoli scrittori che più hanno raccontato le culture millenarie dell'America Latina - ci parleranno attraverso il tempo, accompagnando le nostre coscienze a un'importante consapevolezza; i popoli dei nativi, testimoni e portavoce delle "ferite" che i disastri ambientali stanno provocando al nostro pianeta, ci ricordano che la terra è molto di più del suolo su cui camminiamo.

Il Coro Hispano Americano di Milano è diretto dal polistrumentista Antonio Neglia. Lo spettacolo vedrà  la partecipazione musicale di Renzo Ranzani e la voce narrante del giovane attore Cristian Canova.

Il Coro Hispano-Americano nasce nel 1984 per iniziativa del Maestro Marco Dusi e della giornalista cilena Tonka Mimica Silva nella classica formazione a cappella.

Associazione Culturale dal 1998, è stata, inizialmente, una delle pochissime realtà in Europa a dedicare un'attenzione particolare al repertorio corale tradizionale e d'autore del continente latino-americano (che comprende opere di poeti come Pablo Neruda, Gabriela Mistral, Alfonsina Storni, Rafael Alberti, Luis de Gòngora, Juan del Encina, Miguel de Cervantes, e di compositori quali Alberto Ginastera, Carlos Guastavino, Juan Orrego-Salas, Pulgar Vidal, Heitor Villa-Lobos, Ariel Ramirez, Gustavo, Atahualpa Yupanqui, Violeta Parra, Victor Jara. ecc.), un repertorio in continuo arricchimento grazie alle relazioni con istituzioni e cori di vari paesi del Latino-America, che non trascura, tra le matrici culturali fuse nel crogiolo del nuovo continente, la musica rinascimentale spagnola (villancicos anonimi delle corti dei Reyes Catòlicos, Juan del Encina, Garcia Munoz) e la musica sacr rinascimentale e barocca (Luis Da Victoria, Lobo de Mesquita).

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