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Debutto discografico della Fame di Camilla venerdì 11 settembre, con showcase a Bari e Roma

07/09/2009 di mescalina.it

Arriva nei negozi di dischi venerdì 11 settembre il disco che segna il debutto discografico ufficiale della Fame di Camilla. In tale data, infatti, l’indie-pop-rock band di stanza a Bari pubblica l’album “La Fame di Camilla” (Universal Music/Emi Music Publishing), lanciato lo scorso maggio dal singolo “Storia di una favola”. Il disco è stato registrato presso gli Stone Room Studios e gli Itaca Recording Studios di Bari, missato presso Itaca Recording Studios da Mirko Patella e Roberto Matarrese e poi masterizzato a Londra da John Davis (R.E.M., U2, New Order, Damon Albarn, Snow Patrol, Bloc Party, ecc.). L’album d’esordio della Fame di Camilla scorre come una linea retta infinita tra qualità, stile e tocchi sapienti, immediato e diretto come un pugno nello stomaco. L’attenzione per i dettagli del tessuto musicale, che parte dalla costruzione “artigianale” del disco, è combinata con una voce di estensione notevole, che si sublima in falsetti lucidi di commozione e discende sensuale negli abissi senza luce dei pensieri fondi. Il viaggio dell’album parte ufficialmente proprio da Bari: il primo showcase acustico che presenterà il lavoro avrà luogo infatti nel giorno della pubblicazione, l’11 settembre, presso la Feltrinelli Libri e Musica del capoluogo di regione pugliese (via Melo, 119). Il 20 settembre invece il cd sarà presentato alla FNAC di Roma (ore 18:30, Galleria Commerciale Porta di Roma, Via Alberto Lionello, 201). Gli eventi sono ad ingresso libero. Il gruppo, composto da Ermal Meta (voce, chitarra, piano e campionamenti), Giovanni Colatorti (chitarre), Lele Diana (batteria) e Dino Rubini (basso), è nato nel 2007 e si è conquistato tantissimi fan in tutt’Italia grazie alle qualità ed intensità dei live e al passaparola sul web. E’ reduce in particolare da un tour estivo di successo, in cui ha condiviso il palco con artisti come Afterhours, Caparezza, Morgan, Pacifico, Boosta, Malika Ayane. La band mette insieme lunghi studi di musica, esperienze professionali molteplici ad alti livelli e gli ascolti eclettici dei componenti, che spaziano dall’indie-pop cantautorale all’alternative, dalla psichedelia al pop e all’indie-rock, dai Radiohead ai Coldplay. Scheda di presentazione del disco, traccia per traccia La fame come insaziabile inquietudine, come inesausta ricerca di sé stessi, cammino sulle tracce di brevi barlumi e bagliori di felicità, eterno punto di partenza per diventare migliori: questo e molto altro ancora è la Fame di Camilla. Il disco d’esordio omonimo, che si avvale della produzione artistica del gruppo stesso, è composto da 12 tracce. È la batteria della brillante Globuli ad aprire il cd e a scandire la leggera vertigine dell’entusiasmo del cuore, nella magia surreale dei tocchi del theremin. Segue Pensieri e forme, ballata ad alto tasso di romanticismo che parte come un brano acustico per colmarsi dell’incanto languido della passione più salda e inappagabile. La terza traccia è il primo singolo estratto dal lavoro, Storia di una favola: essa tra i chiaroscuri del basso e la solarità scintillante della chitarra acustica conduce lungo un percorso di rinascita sofferto e luminoso, intrapreso confidando in un miraggio di felicità. Come il sole a mezzanotte è invece liquida esplorazione introspettiva, che sfocia tra le distorsioni rock del ritornello nel bisogno di credere in (e scrivere per) sé stessi. Si arriva così al lirismo bruciante dell’intensa Non amarmi così, sospesa tra raffinato synth-pop e travolgente alternative-rock. Una chitarra acustica quasi percussiva e arpeggi di chitarra elettrica solcano invece 28-03-97, che affonda tra riff vischiosi in una ritmica elettronica e acustica straniante e delinea le linee nervose di una sofferenza che pietrifica, eppure va attraversata in modo spietato, perché “ignorare il dolore non è il modo migliore per diventare felice”. Ecco poi una pausa di respiro, quasi ad inaugurare il lato B di un ideale LP, con la delicata Sperare, che parte voce e chitarra per distendersi nell’ariosità “cinematografica” degli archi. Si riparte allora con l’onirica Nuvole di miele, imperniata su un piano classico puntellato da un beat meccanico, per poi sprofondare nel magma del rock scuro e fascinoso della magnetica Quello di cui non parli mai: è il preludio perfetto per precipitare nella vertigine del nulla della tesa e frenetica 39, e poi risalire tra i tremiti di luce del pianoforte di Piccole cose (che sai ignorare), che illumina le voragini trasparenti dischiuse dai colpi dell’indifferenza, incendiandosi di un pathos limpido e sontuoso. Chiude il disco la struggente Ne doren tende (Nel palmo della tua mano), in lingua albanese, che tra chitarre ipnotiche si immerge nel turbinio dei frammenti di memorie del caleidoscopio dell’animo, per riattingere il sapore dolceamaro delle origini. Bonus-tracks dell’edizione digitale dell’album sono infine l’acoustic ballad Il mostro, sussurrato canto della fragilità e delle sue maschere, pronte a sciogliersi nel peso del pianto, e l’accattivante accelerazione pop-rock di Diversi=diversi, che avvita attorno ad un basso suadente un messaggio che interroga una distanza incolmabile. Jole Silvia Imbornone TRACKLIST: 1. Globuli 2. Pensieri e forme 3. Storia di una favola 4. Come il sole a mezzanotte 5. Non amarmi così 6. 28-03-97 7. Sperare 8. Nuvole di miele 9. Quello di cui non parli mai 10. 39 11. Piccole cose (che sai ignorare) 12. Ne doren tende Bonus-tracks: 13. Il mostro 14. Diversi=diversi Contatti: http://www.lafamedicamilla.com http://www.myspace.com/lafamedicamilla lafamedicamilla@gmail.com