The Beatbox, Carlo Massarini

live report

The Beatbox, Carlo Massarini Milano / Castello Sforzesco

31/07/2024 di Laura Bianchi

Concerto del 31/07/2024

#The Beatbox, Carlo Massarini#Rock Internazionale#Songwriting

I suoni e le voci dei Beatles, emessi da una radio che passa da una stazione all'altra, riempiono il Cortile delle Armi del Castello Sforzesco  di Milano, in una calda sera di fine luglio, appena sfiorata da numero cinque gocce di pioggia rinfrescante.

Poi, rigorosamente di bianco vestito, arriva Mister Fantasy, alias Carlo Massarini, che in questo caso si trasforma nella voce che racconta The Magical Mystery Story, le vicende del gruppo più seminale della storia del rock, quello che, parole sue, "ha creato il template della rock band, chitarra, tastiere, basso, batteria", e che ancora oggi conquista schiere di giovani e giovanissimi (presenti nel foltissimo pubblico di Milano, e che sanno a memoria anche pezzi meno popolari, come I am the Walrus).

Eccoci quindi catapultati in un mondo analogico, senza marchingegni digitali, senza autotune, quando salgono sul palco i Fab Four, reincarnatisi nei Beatbox, ossia i giovani, bravissimi musicisti Michele Caputo, Stefano Piancastelli, Claudio Iemme e Federico Franchi, oltre all'imprescindibile apporto alle tastiere del Maestro Claudio Airo, che inanelllano una sequenza impressionante di hit, da Help! a Day Tripper, passando per Yesterday e While my Guitar Gently Weeps, per finire con una Hey Jude cantata da tutto il pubblico in piedi.

Da quel momento, entriamo nella time machine di Massarini, che, col consueto garbo, e con competenza storica e musicale, ci racconta le pietre miliari del percorso beatlesiano: gli incontri con Dylan - e con la marijuana... - , con lo spirito del tempo - e con l'LSD...- con la meditazione indiana, col pacifismo, che diventano musica, tra nastri suonati  al contrario, effetti sperimentali, loop, basso mononota, come viene superbamente esemplificato in una trascinante versione di Tomorrow never knows.

I quattro musicisti italiani, che indossano abiti diversi per ogni fase del racconto, sfoderano un accento british e si rivolgono al pubblico esclusivamente in inglese, per accentuare l'effetto flashback, invitandolo al clapping, al singalong, a ballare...ma il pubblico è già pronto a immergersi nell'epoca beatlesiana, così ricca di visioni, di contaminazioni e di esperienze, che Massarini illustra con ricchezza di aneddoti e dati, introducendo le varie fasi dei Fab Four, dal Cavern di Liverpool allo scioglimento, mentre, tutto intorno, il mondo cambiava con loro.

Il Magical Mystery Story, iniziato proprio a Milano, vi si conclude due anni dopo con una serata sorprendente e divertente, che ha visto riunite nel nome dei Beatles persone di tutte le età; non solo membri del Beatlesiani d'Italia, col loro presidente Rolando Giambelli - che sta preparando per il prossimo 20 settembre il Beatles Summer Festival al Teatro Ariston di Sanremo - ma appassionati di tutte le età. Ed è emozionante sentirli cantare in coro Let it Be Hey Jude, per una sera, annullando ogni differenza.

Anche questo sa fare la musica.