live report
Daniele Silvestri Roma, Auditorium Parco della Musica - Ennio Morricone
Concerto del 30/12/2022
Daniele ha tantissima voglia di raccontare al folto pubblico tutte le storie che ci sono dietro le sue canzoni che accompagnano le nostre vite da tanti anni. E ci svela, in questo incantevole studio ricreato sul palco, l’ossessione di ogni musicista per il metronomo, padre – padrone in studio di registrazione, con Tik tak, altro brano nuovo. Viene già voglia di ascoltarlo, questo nuovo album ancora non ultimato!
Ma il forziere delle canzoni passate è pronto a schiudersi e a mostrare tutte le sue meraviglie, a partire dalla toccante L’uomo intero, dedicata al padre. Acrobati è deliziosamente intensa, e poi ecco Precario il mondo, sempre maledettamente attuale dal 2011. Così come, per motivi diversi, lo sono Che bella faccia e soprattutto L’appello, perché sono passati trent’anni e ancora la morte di Paolo Borsellino è avvolta nel mistero. La mia casa è un abbraccio al mondo intero, a questo mondo dilaniato da guerre e muri visibili e invisibili che vogliono oscurarne la bellezza, e devo dire che tocca corde ancora più profonde del solito dopo quasi un anno di guerra in Ucraina. Una linea di amore per la vita unisce tutte le città citate con Le strade di Francia.
Il secondo atto dello spettacolo si apre con due canzoni nate grazie all’iniziativa con la quale Silvestri chiese agli ascoltatori di inviare loro delle storie. Da alcune di esse sono nate delle canzoni, anche se Daniele, aprendo il forziere delle canzoni possibili (forziere realmente presente sul palco stavolta, non metaforico) estrae pacchi e pacchi di fogli, fogli che racchiudono speranze, timori, amori e qualsiasi sentimento o racconto gli sia stato confidato. Spiega che selezionare i brani non è stato affatto semplice, e da questi spunti ci canta di come la vendita di un divano possa tramutarsi in una lezione di onestà o come delle parole d’amore possano essere semplici ma non banali.
Il concerto è anche un’occasione per diversi omaggi. Il primo è a Lucio Dalla, con Cara. Il secondo è a Renato Vicini, l’interprete LIS che accompagnò Silvestri a Sanremo nel 2013, con A bocca chiusa.L’ultimo arriva alla fine dei bis, dopo la corrosiva Aria e l’irresistibile Salirò, ed è Testardo per l’indimenticabile Gigi Proietti.
Anche Daniele e i suoi inseparabili musicisti, oltre a tutti i tecnici ringraziati uno a uno, ci “hanno preso l’anima”, e ce l’hanno ridata piena di bellezza, calore e speranza.